Emergenza incendi in Calabria, brucia l’Aspromonte. Un uomo morto in provincia di Reggio Calabria.
REGGIO CALABRIA – L’emergenza incendi in Calabria sembra non avere fine. Dopo una leggera tregua nei giorni scorsi, i roghi sono ripresi sull’Aspromonte e un uomo di 76 anni è morto nel Reggino. Come riportato dall’Ansa, la vittima è stato travolto dalla sua casa rurale, crollata per le fiamme. Il personale medico non ha potuto fare altro che constatare il decesso del pensiero.
Una situazione davvero complicata in tutta la provincia di Reggio Calabria. La Prefettura ha ottenuto l’intervento dell’Esercito per riuscire a domare i diversi focolai che sono divampate in quella zona.
Il santuario della Madonna Polsi quasi isolato
Una situazione che rischia di dare il colpo di grazia anche al turismo. Il Rettore del santuario della Madonna Polsi ha confermato un quadro davvero difficile per i continui roghi: “La strada principale è bloccata dalle fiamme, si accede solo da due vie secondarie delle quali una è una mulattiera“.
Incendi che hanno portato molti turisti a ritornare indietro e nei prossimi giorni difficilmente la situazione sembra essere destinata a migliorare. Un quadro emergenziale non assolutamente semplice e l’esercito è già in campo per provare e ripristinare il prima possibile i collegamenti e per consentire a tutte le persone di poter ritornare a visitare il santuario della Madonna Polsi.
Le fiamme minacciano il carcere di Catanzaro
Le fiamme minacciano anche il carcere di Catanzaro. Gli agenti hanno fatto uscire i detenuti dalle celle “perché l’aria all’interno della struttura era diventata irrespirabile“. Nessuna persona è rimasta ferita e la situazione è ritornata alla normalità.
Emergenza incendi in Italia
Emergenza incendi in Italia che potrebbe aumentare nelle prossime ore. Le temperature restano molto alte e per questo motivo non si esclude la possibilità di altri roghi nel nostro Paese. La Protezione Civile ha chiesto di segnalare qualsiasi rogo per evitare la diffusione di ulteriori focolai.
Le situazioni più critiche sono in Sicilia, Sardegna e Calabria, ma l’attenzione resta molto alta in tutto il Paese perché si rischia di dover fare i conti con diversi roghi.