Emergenza rifiuti a Roma, si dimette il CdA di AMA
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Direttore: Alessandro Plateroti

Rifiuti a Roma, si dimette CdA di Ama. Zaghis nuovo amministratore

AMA Roma

Nuova emergenza rifiuti a Roma. Scaduta la maxi-proroga con la situazione che ormai è al collasso. La Raggi: “Mi hanno lasciata sola”.

ROMA – Nuova emergenza rifiuti a Roma. Il 30 settembre, infatti, è scaduta la maxi-proroga con i camion che non hanno più un posto dove poter scaricare la spazzatura. Nella giornata del 1 ottobre il Cda di Ama ha presentato le proprie dimissioni.

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Roma, si dimette il Cda di AMA

Il Consiglio di Amministrazione di AMA si è dimesso in seguito agli scontri con il Comune di Roma, infiammatosi per i 18 milioni avanzati sui servizi cimiteriali.

AMA Roma
Fonte foto: https://www.facebook.com/daniele.garbo

Zaghis nuovo amministratore unico di Ama

Il Consiglio di Amministrazione di AMA ha presentato le dimissioni il 1 ottobre 2019.

Il Campidoglio ha comunicato che Virginia Raggi ha scelto Zaghis come nuovo amministratore unico di AMA.

“La sindaca di Roma Virginia Raggi ha individuato in Stefano Zaghis il nuovo amministratore unico di Ama spa. La Sindaca ha dato mandato agli uffici di avviare la procedura per la nomina”.

Il salva-Roma

Nelle prossime ore il Campidoglio dovrebbe rinnovare il cosiddetto Salva-Roma che consentirà di smaltire la spazzatura in attesa che gli impianti della città e gli accordi con le altre Regioni ritornino in vigore.

Si tratta di una soluzione ‘tampone’ visto che l’accordo dovrebbe durare circa un mese. In questo periodo i camion Ama potranno utilizzare gli impianti a pieno regime ma la situazione è al collasso anche se si spera di risolvere l’emergenza in poco tempo.

VIRGINIA RAGGI
VIRGINIA RAGGI

Emergenza rifiuti a Roma, la Raggi: “Mi hanno lasciata sola”

L’emergenza rifiuti non si ferma a Roma con Virginia Raggi che ha detto di essere stata “lasciata sola” ad affrontare questa situazione. “Avrei avuto bisogno dell’intervento di tutte le istituzioni – ha scritto su Facebook la sindaca – ma non è stato fatto e mi sono dovuta arrangiare“. Una situazione non semplice da risolvere visto che ormai i cassonetti sono al collasso.

Di seguito il video con le dichiarazioni di Virginia Raggi

Sui rifiuti sono stata lasciata sola

Sui rifiuti sono stata lasciata sola.Voglio ricordare tutti gli episodi di intimidazione che abbiamo ricevuto: l’incendio improvviso dei mezzi del servizio giardini, gli incendi dei cassonetti, l’incendio al Tmb Salario, l’impianto che trattava un quarto dei rifiuti di Roma. È stato liquidato come un incendio. Io sono stata lasciata sola. Lo voglio dire, lo denuncio pubblicamente. Avrei avuto bisogno dell’intervento di tutte le istituzioni che avrebbero dovuto dire: “Ohibò! Mettiamoci subito tutti insieme a lavoro e diamo immediatamente uno sbocco a Roma che è la Capitale d’Italia e che produce circa 5.000 tonnellate di rifiuti al giorno.” Non è stato fatto e io mi sono dovuta arrangiare, con evidenti criticità in città. Che faccio, me la mangio l'immondizia? L'11 Dicembre c'è stato l'incendio, il 12 Dicembre ho subito scritto ai ministeri dell'Ambiente, della Difesa e dell'Interno chiedendo un presidio fuori dal Tmb di Rocca Cencia perché quell’impianto è diventato ‘strategico’. Ho chiesto di far mettere un presidio dell'esercito all'esterno dei Tmb di Malagrotta che sono privati ma trattano l'altra parte dei rifiuti di Roma. Non è stato fatto, per mesi. A Marzo, un altro incendio è scoppiato nel Tmb di Rocca Cencia. Per fortuna è stato domato immediatamente. È stato necessario un blocco di una settimana, chiaramente. Ci vogliamo rendere conto che quello dei rifiuti è un business? E il Comune da solo non ce la può fare. Il Comune si deve occupare della raccolta. Il trattamento e lo smaltimento non li fa il Comune. A Giugno è arrivata l’ordinanza della Regione che ho chiesto ‘a gran voce’. L’ordinanza dice che gli impianti del Lazio devono ricevere i rifiuti di Roma. Il trattamento dei rifiuti funziona cosi: Ama raccoglie i rifiuti, li porta negli impianti di trattamento che li lavorano e poi i rifiuti trattati vengono portati in altri impianti di trattamento che li smaltiscono. È un processo che si divide per fasi. Arrivata l’ordinanza finalmente gli impianti di trattamento del Lazio hanno cominciato a prendere i rifiuti di Roma e pian piano la città ha cominciato ad essere pulita, perché Ama sapeva dove portare i rifiuti. A Luglio però gli impianti del Lazio hanno ricominciato a chiudere le porte ai camion di Ama per una serie di motivazioni, tra cui la necessità di manutenzione. A Luglio quindi ho ricominciato a scrivere a tutti (ai ministeri e alla regione) per denunciare che gli impianti non ricevevano più i rifiuti di Roma. Nonostante l’ordinanza, gli impianti del Lazio chiudevano i cancelli ai camion di Ama, provocando un nuovo disagio che si sarebbe protratto anche ad Agosto ma soprattutto a Settembre, quando i cittadini, le famiglie e gli studenti sarebbero tornati dalle vacanze. A quel punto, ho chiesto di prorogare l’ordinanza e di farla eseguire coattivamente. Un’ordinanza contingibile e urgente viene emanata in un momento straordinario e deve essere rispettata. A fine Luglio ho quindi chiesto di eseguire coattivamente quell’ordinanza perché gli impianti non ci stavano dando ascolto. Ad Agosto ho ‘forzato la mano’ richiedendo ancora una volta riunioni e incontri perché siamo stati lasciati di nuovo soli. Il Comune da solo non ce la può fare. Questa è una della verità su quello che accade. Vogliamo dire che la Raggi è brutta e cattiva perché non raccoglie l’immondizia? Diciamolo. Vogliamo dire che Ama non fa bene il suo lavoro? Diciamolo, Ama ha tanti problemi. Però diciamo anche quello che non viene detto e raccontato: c’è tutta una catena a valle che non funziona e non sta funzionando. L’effetto è che i rifiuti sono nelle strade di Roma. Arriverà ‘qualcuno’ che dirà che per risolvere l’emergenza dei rifiuti serve un impianto fatto velocemente, senza norme, senza regole. Questo è quello che accade. È mafia? Non lo so, non ho la pretesa di dire che è mafia. Però vi dico cosa accadrà. Accadrà che si andrà in deroga per risolvere un’emergenza che ‘non si poteva prevedere’ o risolvere in un ‘altro modo’. Che strumenti abbiamo noi sindaci? Abbiamo la legge che a volte non è uno strumento popolare, che crea consenso. Ma forse è la strada giusta per risolvere i problemi.

Pubblicato da Virginia Raggi su Domenica 29 settembre 2019

Roma nel caos, binari usurati

Ma l’emergenza riguarda anche i trasporti. Alle 14 di lunedì 30 settembre 2019 un tram della linea 19 è deragliato nei pressi del piazzale Belle Arti. Fortunatamente non ci sono stati feriti con i passeggeri che sono scesi dal mezzo subito dopo l’incidente. E’ stato immediatamente attivato il servizio navetta per permettere a tutti i passeggeri di raggiungere le loro destinazioni.

L’Atac ha aperto un’indagine interna per cercare di capire i motivi di questo incidente che dovrebbe essere stato causato dall’usura dei binari. Un’emergenza che sembra essere senza fine.

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ultimo aggiornamento: 1 Ottobre 2019 22:23

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