Emergenze, arriva il nuovo sistema di allerta

Emergenze, arriva il nuovo sistema di allerta

Sistema di allarme pubblico IT-Alert: Test regionale e funzionamento

“Questo è un messaggio di prova del sistema di allarme pubblico italiano. Una volta operativo, ti avviserà in caso di emergenza grave. Per informazioni, visita il sito web www.it-alert.it e compila il questionario.” Alle 12 di oggi, mercoledì 28 giugno, questo messaggio di emergenza è apparso su tutti gli smartphone in Toscana. Si tratta di un test del sistema di allarme pubblico promosso dal Dipartimento di Protezione Civile. Ecco quindi cosa è IT-Alert e come funziona.

IT-Alert, cos’è e come funziona

IT-Alert è un sistema di allarme pubblico promosso dal Dipartimento di Protezione Civile, che mira a coprire l’ultimo miglio di informazione nel campo della protezione civile e raggiungere i cittadini che potrebbero essere coinvolti in una situazione di emergenza. Il sistema IT-Alert è stato testato a livello locale nel 2022 a Vulcano, simulando un’eruzione, e nella provincia di Reggio Calabria, simulando un terremoto nella zona dello Stretto. Seguiranno ulteriori test regionali in Sardegna, Sicilia, Calabria ed Emilia Romagna.

Cosa fare

La persona che riceve il messaggio non deve fare nulla. Il messaggio rimane sulla schermata del telefono finché non viene letto. Il questionario sul sito web www.it-alert.it è stato progettato per raccogliere feedback e migliorare il sistema se necessario.

Quando riceveremo il messaggio

Questa è una fase di test per il sistema IT-Alert, che durerà fino al 13 febbraio 2024. Nella fase iniziale, IT-Alert non verrà utilizzato per tutti i tipi di eventi catastrofici, ma solo nel caso di uno tsunami generato da un terremoto, il crollo di una grande diga, attività vulcanica (Vesuvio, Campi Flegrei, Vulcano, Stromboli), incidenti nucleari o emergenze radiologiche, incidenti significativi in impianti industriali e precipitazioni intense.

L’uso di IT-Alert è escluso per eventi con alta incertezza, fortemente localizzati o con un margine di prevedibilità molto breve. Sono in fase di preparazione indicazioni operative da parte del Capo del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile per ogni tipo di rischio.

Nei futuri messaggi IT-Alert, i cittadini troveranno informazioni su chi invia il messaggio (ad esempio, “Protezione Civile”), il motivo per cui è stato inviato (ad esempio, “Allerta per precipitazioni intense”) e le azioni urgenti consigliate (ad esempio, “Cercate zone di emergenza nelle colline”).

A cosa serve

Essendo informazioni inviate esclusivamente alle persone potenzialmente coinvolte nell’emergenza, funziona come un vero e proprio “Call To Action”, una sorta di attivazione civica che consente ai cittadini di proteggersi e proteggere gli altri assumendo un ruolo sempre più attivo e consapevole nella propria autoprotezione.

I messaggi inviati dal Dipartimento di Protezione Civile contengono informazioni sullo scenario di rischio e le relative misure di autoprotezione da adottare rapidamente, come indicate dalla campagna iononrischio.protezionecivile.it. Il servizio funziona con tutti gli smartphone (ma non con i telefoni cellulari più vecchi) in quanto è conforme allo standard internazionale “Common Alerting Protocol”, garantendo piena interoperabilità con altri sistemi di allarme di emergenza e avviso pubblico, sia nazionali che internazionali.

Giani: “Uno strumento di comunicazione potente”

“Il Dipartimento Nazionale di Protezione Civile ha scelto la Toscana come luogo per testare per la prima volta su scala regionale il nuovo sistema IT-Alert”, ha dichiarato il Presidente della Regione, Eugenio Giani. “Non posso fare a meno di pensare che questa scelta sia anche legata all’efficienza dimostrata dal nostro sistema di Protezione Civile e al fruttuoso rapporto collaborativo che è attivo da anni tra il settore regionale e il Dipartimento nazionale. Oggi ho seguito attentamente il lancio di questo sistema sperimentale che, se perfezionato, rappresenterà uno strumento di comunicazione in tempo reale potente per situazioni critiche e quindi un grande passo avanti nella gestione delle emergenze e nell’aumento della sicurezza personale.”