Emis Killa, shock: perquisita la sua casa per l’inchiesta ultrà

Emis Killa, shock: perquisita la sua casa per l’inchiesta ultrà

Perquisita la casa del rapper Emis Killa, amico di Fedez e dei capi ultras del Milan: ecco cosa hanno sequestrato.

La notizia della perquisizione nella casa di Emis Killa, nome d’arte di Emiliano Rudolf Giambelli, si inserisce nell’inchiesta “Doppia curva“.

Sebbene il cantante non sia formalmente indagato, come riportato dal Corriere, la Direzione distrettuale antimafia di Milano e la squadra Mobile hanno effettuato una ricerca nella sua abitazione a Vimercate. Ecco cosa hanno trovato.

I rapporti di Emis Killa con gli ultrà e la perquisizione

Emis Killa non ha mai nascosto la sua vicinanza agli ultras del Milan. Sui social, più volte ha manifestato il suo sostegno al tifo rossonero e la sua amicizia con i leader della Curva Sud, tra cui Luca Lucci, arrestato di recente.

Il rapper, infatti, era presente il giorno del suo ritorno allo stadio per la partita Milan-Torino, un evento che aveva fatto scalpore. Non è la prima volta che il rapper si trova coinvolto in situazioni legate al mondo del tifo estremo.

Già l’11 aprile scorso, durante Milan-Roma, era stato identificato dalla polizia insieme a un gruppo di tifosi milanisti dopo un’aggressione a uno steward di San Siro.

Durante la perquisizione, gli agenti hanno trovato nella casa del rapper quasi 40 mila euro in contanti. Nonché anche sette coltelli, tre tirapugni, uno sfollagente e un taser. Sebbene il rapper non sia al momento indagato, il materiale rinvenuto è stato sequestrato.

Le altre perquisizioni e il coinvolgimento di personaggi noti

L’inchiesta “Doppia curva” ha portato alla perquisizione di altre figure di rilievo legate all’ambiente calcistico e imprenditoriale milanese.

Tra queste spiccano i nomi di Mauro e Aldo Russo, come scritto da Corriere, legati a storici volti del Milan come Paolo Maldini e Christian Vieri.

Mauro Russo, socio in affari con Maldini e Vieri, è amministratore unico della società Go Old 50 srl. Questa che ha registrato un fatturato di 800 mila euro nel 2023.

La perquisizione ha riguardato la gestione dei parcheggi di San Siro, coinvolgendo anche l’imprenditore Gherardo Zaccagni e il consigliere regionale Manfredi Palmeri, entrambi accusati di corruzione.