Secondo uno recente studio, le grandi compagnie aeree europee low-cost hanno emesso più CO2 nel 2022 rispetto al periodo pre pandemia.
Si ritiene che la causa di incremento delle emissioni sia da attribuire alla mancanza di adeguate tasse ambientali.
La ripresa dei viaggi dopo la pandemia è stata veloce e apprezzata, ma i dati mostrano che la promessa di una ripresa “green” non è stata mantenuta. Infatti, secondo uno studio di Trasport&Environment, le compagnie aeree low-cost più grandi dell’UE hanno emesso più CO2 nel 2022 rispetto al 2019, pagando per le loro emissioni un prezzo inferiore rispetto a quello del mercato della CO2.
Questo è estremamente preoccupante visto che il settore dei trasporti aerei ha registrato un aumento significativo negli ultimi trent’anni, diventando una fonte rilevante di emissioni di gas serra.
Ryanair è stata la compagnia aerea con il più alto tasso di emissioni di Co2, con 13,3 milioni di tonnellate emesse, seguita dalla tedesca Lufthansa con 8,6 milioni di tonnellate e dalla francese AirFrance con 8 milioni di tonnellate.
Anche l’ungherese Wizzair, un’altra big del volo low-cost, si è classificata all’ottavo posto con 3,7 milioni di tonnellate emesse, registrando anch’essa un aumento rispetto al 2019.
Questi numeri dimostrano la necessità di politiche che mirano a limitare le emissioni di Co2 e rendere il trasporto aereo più sostenibile, poiché il Parlamento europeo si sta impegnando per ridurre le emissioni del 55% entro il 2030 e raggiungere emissioni nette zero entro il 2050.
Roman Mauroschat, membro di Trasport&Environment (T&E), ha dichiarato che il settore dell’aviazione civile non è stato ricostruito in modo migliore rispetto al passato.
La sua nota fa riferimento al documento congiunto del giugno 2020, in cui le compagnie aeree chiesero e ottennero il sostegno dell’Unione Europea in cambio dell’impegno a decarbonizzare i loro viaggi, attraverso un piano di ripresa verde chiamato ‘building back better’.
Mauroschat ha affermato che le richieste di una ripresa verde durante la pandemia erano fuorvianti e che le compagnie aeree dovrebbero unire le forze e investire di più in carburanti verdi e aerei puliti.