Empoli-Cagliari, Mazzarri: “Baselli? credo stia già molto meglio”

Empoli-Cagliari, Mazzarri: “Baselli? credo stia già molto meglio”

L’allenatore del Cagliari è pronto allo scontro salvezza contro l’Empoli di Andreazzoli. Baselli è quasi pronto al rientro da titolare.

Le parole di Mazzarri alla vigilia del match tra Empoli-Cagliari: “Joao Pedro-Pereiro? Abbiamo diversi attaccanti che ci possono permettere bene di sviluppare il nostro gioco. È fondamentale averne tanti importanti in un calcio così atletico. Joao e Gaston possono tranquillamente coesistere, ma se la squadra me lo permette possiamo vedere anche tre attaccanti. Dipende tutto dallo stato di forma, dall’equilibrio e dal fare sempre un gol in più degli altri”.

Parla così di Obert e Keita: “Keita è tornato brillante e carico, anche dal punto di vista morale al gruppo: l’ho visto proprio felice, può essere una risorsa importante da qui alla fine. Obert non mi mette in difficoltà, anzi: ben vengano i giocatori che mi mettono in difficoltà, faccio le scelte dopo la domenica e dopo il lavoro settimanale. Finora è una scommessa vinta, è un titolare come gli altri. Lovato? Meglio non parlarne più, è già troppo al centro dell’attenzione. Ma è un discorso che vale per tutti”.

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Continua la conferenza Mazzarri

Il tecnico del Cagliari, Mazzarri parla così di Dalbert: “Abbiamo svoltato, è vero, ma non possiamo assolutamente distrarci a cominciare da domani. Dalbert è un esterno, ma può fare bene anche dentro con tecnica e velocità, specie in ripartenza. Ha dimostrato di poter essere un’arma in più per creare problemi agli avversari a livello di verticalità”.

Le condizioni di Baselli: “Credo che stia già molto meglio, però lui non giocava da un po’ di tempo: noi stiamo bene fisicamente, sennò non avremmo giocato in quel modo a Bergamo. Credo che Daniele non abbia ancora i 95 minuti e quindi non sarebbe conveniente metterlo dentro dal primo minuto, ma ha davvero tante qualità e ci sarà utile da qui alla fine dell’anno”.

Parole su Bellanova: “Su Raoul voglio prendermi questa soddisfazione. Quando sono arrivato mi è sembrato che non godesse di tutta questa considerazione, io ho guardato solo il campo e ora lui deve stare attento mentalmente. Non deve pensare di essere arrivato, a livello tattico deve capire ancora delle cose. Ma vorrei parlare di lui a fine anno, lasciamolo umile e sereno fino alla fine. Ma fin qui sono soddisfatto di lui”.

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