Energia: arriva il piano per i razionamenti
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Direttore: Alessandro Plateroti

Energia: arriva il piano per i razionamenti

fornello gas fuoco

Il piano di razionamenti per le aziende decise dal governo per far fronte alla crisi energetica e ad eventuali interruzioni del gas russo.

Il ministro della Transizione ecologica Cingolani ribadisce che “sul fronte del gas, l’Italia è in sicurezza: gli stoccaggi sono pieni e l’inverno sarà tranquillo”. Ma nell’eventualità che la fornitura di gas si fermi del tutto, il governo pensa a misure più dure per affrontare questa evenienza. Nel frattempo, ha firmato un decreto per rendere ufficiali le misure che riguardano i razionamenti di energia. Dalle ore ridotte di accensione dei termosifoni alla massima temperatura consentita.

L’Ue ha fissato l’obiettivo di riduzione energetica al 15% per ognuno dei paesi membri fino a marzo 2023. Questa riduzione è al momento volontaria ma potrebbe diventare obbligatoria nel caso di un peggioramento che farebbe scattare lo stato di allerta, l’union alert. Entro la fine del mese ogni paese membro deve avere un piano di intervento. Per questo piano si sta lavorando ancora per la parte delle aziende. A collaborare con il governo Confindustria, Enea e Rete gas che raccolgono informazioni tramite un questionario.

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Il fronte delle aziende

Da questi risultati il Comitato Tecnico per la Sicurezza Gas adeguerà la costruzione del piano emergenziale per i consumi energetici, sia per il gas che per l’elettricità. Nel caso in cui la Russia fermi le esportazioni di gas le aziende dovranno interrompere i consumi per un mese. Confindustria chiede che da questi razionamenti sia esclusa la grande industria.

Il direttore di Italgas, ha detto che l’Italia ha una posizione migliore rispetto ad altri paesi come la Germania in quanto ad approvvigionamento di gas per la stagione invernale. “Abbiamo sempre avuto gasdotti collegati a diversi Paesi, più alcuni rigassificatori e il gasdotto dall’Algeria era sempre stato sottoutilizzato rispetto al terminale di Tarvisio per ragioni di costo” ha sottolineato Amoroso.

La contrazione tocca tutti i settori industriali e ammonta a circa 800 milioni di metri cubi di gas. È soprattutto l’industria a essersi mossa per limitare consumi e spese. Le riduzioni più vistose di volumi consumati sono state quelle del settore termoelettrico.

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ultimo aggiornamento: 17 Ottobre 2022 13:03

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