Energia elettrica: dal calcolo del consumo alle buone abitudini per risparmiare

Energia elettrica: dal calcolo del consumo alle buone abitudini per risparmiare

Il consumo di energia elettrica può arrivare a determinare una spesa significativa, visto il ruolo di primo piano che occupa in casa, motivo per cui sempre più spesso si cerca il modo di risparmiare sulla bolletta.

Per tagliare i costi dell’energia è necessario prestare attenzione al modo in cui si utilizza la corrente, tenendo al tempo stesso sotto controllo i propri consumi: una maggiore consapevolezza del modo in cui si fruisce dell’elettricità permette infatti di fare un uso più virtuoso di questa risorsa così preziosa.

Il calcolo dei consumi come strumento per risparmiare sull’energia

Avere il controllo di come viene adoperata l’elettricità in casa è il modo più efficiente per difendersi da sprechi e inefficienze.

Per farlo è indispensabile riuscire a determinare il quantitativo di elettricità assorbito da ogni elettrodomestico, così da avere una panoramica dell’energia richiesta e, di conseguenza, anche dei costi. 

Nel dettaglio, si può procedere a effettuare un calcolo del consumo elettrico che permetta di farsi un’idea preliminare moltiplicando la potenza in kW dell’apparecchio per le ore di utilizzo – settimanali, mensili o annuali.

Dopodiché, il valore ottenuto dev’essere moltiplicato per il costo dell’energia: il risultato permette di conoscere quanto costa in bolletta ogni apparecchio nell’intervallo di tempo considerato e avere una visione estremamente chiara dell’impatto che gli elettrodomestici possono avere sulla spesa elettrica. Inoltre, aiuta valutare come la tariffa dell’energia incida sui costi definitivi, ed eventualmente a orientarsi verso un fornitore che dia accesso a un’offerta luce più conveniente.

Naturalmente, sapere quanta energia consuma ogni apparecchio offre l’opportunità di individuare se in casa siano presenti dispositivi energivori: una consapevolezza che aiuta a prendere dei provvedimenti per risparmiare e che non ne condiziona necessariamente la frequenza di utilizzo.

Infatti, se un elettrodomestico incide fortemente sulla bolletta, spesso è solo perché dotato di una tecnologia più obsoleta. Averne contezza permette di valutare l’acquisto di un nuovo dispositivo, eventualmente orientandosi verso un apparecchio con una classe energetica più alta

Ma il calcolo dell’energia offre anche l’opportunità di tagliare i costi adottando nuove modalità di utilizzo. Infatti se, indipendentemente dalla tecnologia di cui dispone, un apparecchio è responsabile dell’assorbimento di un elevato quantitativo di elettricità, una buona strategia di risparmio può essere quella di optare per un’offerta luce con una tariffa bioraria, che rende più conveniente l’uso degli elettrodomestici in alcune particolari fasce di consumo grazie a un prezzo più basso dell’elettricità.

Consumi domestici: le dritte che aiutano a risparmiare sulla bolletta della luce  

Oltre alle strategie legate al calcolo e al monitoraggio dei consumi, per risparmiare sulla bolletta dell’elettricità è necessario cercare di ridurre le inefficienze. Molto spesso, infatti, può essere utile correggere le cattive abitudini, adottando uno stile di vita più virtuoso che favorisca la riduzione degli sprechi.
 
In ambito domestico, elettrodomestici come lavatrice e lavastoviglie rappresentano una delle fonti di consumo più elevate. Alcuni apparecchi di ultima generazione modulano la durata dei propri programmi in base al peso del carico da lavare, ma i dispositivi meno recenti utilizzano lo stesso quantitativo energetico per tutti i lavaggi. Per questo è necessario avviarli solo a pieno carico e se possibile preferire programmi ECO a basso consumo.

Un’altra fonte di consumo su cui intervenire in casa è quella derivante dall’illuminazione. Al netto del risparmio che può comportare l’accortezza di non lasciare le luci accese ove non necessario e ottimizzare l’utilizzo dell’illuminazione naturale per fruirne maggiormente nell’arco della giornata, molto si può fare scegliendo la giusta lampadina per ogni stanza e riservando quelle a bassa potenza agli ambienti in cui non serva disporre di un’elevata illuminazione. 

Infine, un ottimo contribuito è offerto delle lampadine a risparmio energetico, le quali, con diecimila ore di funzionamento contro le centomila circa delle lampadine a incandescenza – e un’efficienza cinque volte superiore – assicurano un’ottima illuminazione con un consumo elettrico significativamente più basso.