I paesi membri nel consiglio straordinario europeo per l’energia hanno trovato l’intesa sulle misure.
Arriva l’intesa sul pacchetto di misure decise dai paesi dell’Unione europea per contrastare il caro bollette. Non è stata discussa la misura voluta dal premier Draghi sul tetto al prezzo del gas russo, mentre l’Ue punta al risparmio obbligatorio nelle ore di picco. “Abbiamo aggiunto alcune tessere al puzzle, ma di sicuro non sono le ultime”, ha detto il ministro ceco dell’Energia Jozef Sikela a Bruxelles.
Le misure principali per contrastare l’aumento dei prezzi di luce e gas riguardano il risparmio energetico obbligatorio nelle fasce di picco. Un tetto ai ricavi delle imprese che producono elettricità a partire da fonti più economiche del gas, come nucleare, carbone e rinnovabili. Infine un contributo di solidarietà a carico delle imprese petrolifere e del gas. Queste stanno realizzando grandi profitti in questi mesi, grazie ai rincari dei combustibili fossili.
Sta agli stati membri identificare le fasce orarie in cui i consumi sono ai massimi dal 1 dicembre al 21 marzo e ridurli del 5% rispetto alla media stimata degli anni precedenti. L’obiettivo inoltre è quello di tagliare il consumo complessivo del 10%, questo però non è obbligatorio ma facoltativo. Questa misura permetterà di abbassare i costi del gas.
Il lavoro dei ministri europei per frenare il prezzo
La commissaria all’Energia Kadri Simson, spiega che bisogna fare di più e che servono interventi di mercato a livello Ue per ridurre i prezzi. Sulla questione del tetto al prezzo del gas russo i paesi membri non sono uniti. Solo 15 sono favorevoli mentre 12 non sono d’accordo sulla misura. Il ministro Cingolani ha spiegato che si sta pensando piuttosto che ad un tetto fisso, che sul mercato verrebbe visto con diffidenza, ad una forchetta di prezzo, una banda di oscillazione per evitare che le variazioni di mercato vadano “fuori controllo”.
Tra le ipotesi c’è anche la possibilità di sganciare il prezzo del gas dal Ttf, parametro di riferimento per il prezzo del metano. “Tutti concordiamo sul fatto che i mercati non stanno funzionando a dovere e che servono interventi”, ha detto Simson, ma ribadisce che gli interventi devono essere calibrati con attenzione.