A sparare sono stati alcuni agenti di polizia e dei civili, protagonisti di un vero e proprio scontro a fuoco.
I colpi di pistola negli Stati Uniti d’America, protetti dal secondo emendamento della loro Costituzione, non fanno certo notizia ormai. Ma le tante vite perse per colpa dei proiettili non possono passare inosservate.
Un agente di polizia è morto ieri pomeriggio verso le ore 15 a Fargo, nello stato del Nort Dakota, durante una sparatoria che ha coinvolto altri poliziotti e dei civili. Ad aprire il fuoco è stato un malvivente, poi ucciso dai colpi delle forze dell’ordine, che ha ferito anche altre tre persone, due agenti ed un civile. L’uomo ha sparato contro una pattuglia che si trovava in una zona molto affollata.
Il bilancio potrebbe aggravarsi
Il bilancio della sparatoria, però, potrebbe rivelarsi ben più grave. Paul Heinert, portavoce del Sanford Medical Center di Fargo, il principale ospedale della zona, ha spiegato che sono arrivate autonomamente nella struttura altre persone che sarebbero state coinvolte nello scontro a fuoco.
La polemica sul secondo emendamento
Come affermato in precedenza, a proteggere il diritto di acquistare e possedere armi da fuoco negli Stati Uniti d’America è il secondo emendamento della Costituzione, oggetto spesso di polemiche e discussioni. “Essendo necessaria alla sicurezza di uno Stato libero una ben organizzata milizia, il diritto dei cittadini di detenere e portare armi non potrà essere infranto“, questo il testo della normativa.