Torre del Gallo, detenuto si suicida soffocandosi con il lenzuolo

Torre del Gallo, detenuto si suicida soffocandosi con il lenzuolo

Ennesimo caso di suicidio a Torre del Gallo, dove un detenuto si è tolto la vita soffocandosi con il suo lenzuolo.

Ennesimo gesto estremo di un detenuto che si è tolto la vita a Torre del Gallo. Secondo quanto appreso, un detenuto si è soffocato con il lenzuolo della sua cella in un reparto del carcere di Torre del Gallo. Il protagonista della vicenda si chiama Aldo Latifaj. Era un detenuto che aveva 20 anni, di origine italo-albanese. Purtroppo per il carcerato non c’è stato niente da fare: nemmeno l’intervento dei medici è riuscito a salvarlo.  

Il decesso

Il decesso per soffocamento è avvenuto al pronto soccorso dell’ospedale San Matteo. I sanitari del 118 sono intervenuti e hanno trasportato l’uomo nella struttura ospedaliera mentre era ancora vivo. Si tratta del sesto suicidio avvenuto nel corso dell’ultimo anno all’interno delle carceri di Torre del Gallo.  

Si tratta di un numero drammatico. I suicidi all’interno delle carceri a livello nazionale verso la fine di luglio erano 37. Attualmente del caso si sta occupando il magistrato di turno della Procura della repubblica di Pavia. Adesso sarà l’autopsia sul cadavere a chiarire le esatte cause del decesso. Secondo quanto appreso, l’uomo era ospite di una sezione istituita da poco nell’istituto penitenziario. 

La sezione in questione è destinata ad accogliere detenuti provenienti da tutta la zona lombarda, che qualora non possano essere ospitati nelle celle comuni. Secondo quanto appreso, nella giornata di mercoledì il detenuto era rimasto da solo. I suoi due compagni di cella avevano usufruito del permesso di socialità. Così, trovatosi solo, ha deciso di togliersi la vita.  

Dal carcere hanno spiegato: «Persone che scelgono di morire in questo modo non hanno possibilità di tornare indietro. Se ci ripensano, infatti, non riescono a liberarsi dalla morsa». Il cappellano del carcere ha dichiarato: «Fragile, lo conoscevo» «Lo conoscevo, gli avevo parlato più di una volta. Era un detenuto molto fragile, mi spiace moltissimo per questa tragedia».