Accordo raggiunto tra i leader della coalizione di Centrodestra. Per Torino c’è Paolo Damilano. Resta da sciogliere il nodo Calabria.
È Enrico Michetti il candidato sindaco di Roma scelto dalla coalizione di Centrodestra al termine dell’incontro avvenuto nella giornata del 9 giugno. A Simonetta Matone il ruolo di prosindaco. Per quanto riguarda Torino, il nome comune è quello di Paolo Damilano. Resta da sciogliere il nodo legato alla candidatura per la Regione Calabria, con un nome che dovrebbe essere ufficializzato entro la fine della settimana.
Matteo Salvini, “Piena sintonia nel centrodestra che ha scelto Enrico Michetti candidato sindaco per Roma”
L’accordo raggiunto dalla coalizione di Centrodestra è stato annunciato dal leader della Lega Matteo Salvini, che inoltre ha ufficializzato anche il nome di Paolo Damilano per Torino.
“Piena sintonia nel centrodestra che ha scelto Enrico Michetti candidato sindaco per Roma Capitale, in ticket con Simonetta Matone che sarà prosindaco. Paolo Damilano è il candidato sindaco a Torino. Entro la settimana sarà ufficializzata la candidatura per la Regione Calabria“.
Chi è Enrico Michetti
La scelta della coalizione di Centrodestra per Roma è ricaduta su una figura decisamente forte e popolare, in grado di mettere in difficoltà Gualtieri e Virginia Raggi, forse la sfavorita della vigilia. Michetti è una voce nota per gli ascoltatori di Radio Radio. Si tratta di un professore di diritto amministrativo e direttore di Gazzetta amministrativa. Difficile inquadrarlo o etichettarlo dal punto di vista politico.
La sua posizione è evidente alla luce della coalizione che lo sostiene, quella di Centrodestra, ma va anche detto che non siamo di fronte ad un personaggio che segue la linea del populismo. Ad essere precisi il nome di Michetti era stato accostato a Fratelli d’Italia. Inizialmente si parlava addirittura di un certo scetticismo da parte della Lega di Salvini.
Nel corso dei suoi interventi radiofonici parla di tutto, e di fatto si è costruito la sua candidatura. Non ha mai risparmiato critiche per i problemi evidenti, come ad esempio gli allagamenti delle strade, le buche, i cassonetti e gli animali per strada, così come non si è mai tirato indietro quando la discussione è diventata più alta, più elevata, più tecnica. Ha competenza e ha passione, due armi che potrebbero portarlo lontano.
Non si è tirato indietro neanche quando si trattava di parlare del dramma del Covid, che ha definito come un’influenza particolarmente gravi sulla quale è stato costruito un programma di governo. Si è allineato al filone di pensiero del terrorismo psicologico e non ha risparmiato critiche al Reddito di Cittadinanza.
Il suo nome è uscito tardi dal cappello del Centrodestra, ma la situazione è che la candidatura possa riservare qualche sorpresa. Anche alla luce del fatto che dalle parti del Centrosinistra dovranno dividersi tra Virginia Raggi, Gualtieri e Calenda.