Coronavirus, un enzima può bloccarne la diffusione

Coronavirus, un enzima può bloccarne la diffusione

Un enzima può bloccare la diffusione del coronavirus. Novelli: “Queste proteine sono nostre e non del virus”.

ROMA – Un enzima può bloccare la diffusione del coronavirus. La scoperta è stata fatta da un gruppo di studiosi e pubblicata sulla rivista Cell Death&Disease.

Tra i ricercatori che hanno preso parte a questo studio anche Giuseppe Novelli, il genetista dell’Università di Tor Vergata.

Novelli: “Abbiamo cercato di capire come bloccare l’uscita del virus”

Lo studio, riportato da Sky TG24, è stato commentato da Giuseppe Novelli. “Anziché bloccare l’ingresso del virus nelle cellule – ha dichiarato il medico – abbiamo cercato di capire come bloccarne l’uscita. Abbiamo così identificato una classe di enzimi, chiamata E3-ubiquitin ligasi, che sono necessari al virus per uscire dalle cellule e diffondersi in altri tessuti dell’organismo. Queste proteine non sono del virus, ma nostre e, quindi, non risentirebbero delle variazioni del virus“.

I vaccini – ha aggiunto il professor Pier Paolo Pandolfi – potrebbero non essere più efficaci in futuro perché il virus muta […]. La scoperta su I3C è importante, e ora dobbiamo avviare studi clinici per dimostrare la sua potenziale efficacia“.

Laboratorio coronavirus

Gli studi proseguono

Gli studi sul coronavirus non si fermano. L’obiettivo da parte degli scienziati è quello di trovare i farmaci per bloccare la diffusione del Covid-19 e renderlo come una semplice influenza.

Un quadro della situazione lo si potrà avere solamente nei prossimi mesi. La fine della campagna di vaccinazione e un ritorno alla normalità consentirà a tutti gli scienziati di dedicarsi con maggiore attenzione a sequenziare il virus e iniziare a capire le contromosse da mettere in campo per cercare di continuare a vivere una vita normale e senza restrizioni. Un cambio di passo decisivo in questa lotta alla pandemia che potrà avvenire solamente nei prossimi anni dopo un lungo confronto con le scoperte fatte in questi ultimi mesi.