Epidemia di polmonite, l'allarme è serio: "Sanno ma non dicono. Cosa ha indebolito le difese"
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Epidemia di polmonite, l’allarme è serio: “Sanno ma non dicono. Cosa ha indebolito le difese”

medici con mascherine e camice contro epidemia

Molto seria la nuova epidemia di polmonite che ha colpito la Cina. L’allarme del direttore dell’Istituto Mario Negri di Milano, Giuseppe Remuzzi.

Ormai da qualche ora la notizia della nuova epidemia di polmonite che ha colpito la Cina è diventata di dominio pubblico. I dati che arrivano da Pechino sono allarmanti, tanto che pure l’Oms ha richiesto spiegazioni e informazioni dettagliate per comprendere la gravità della situazione. Nelle ultime ore, pure il direttore dell’Istituto Mario Negri di Milano, Giuseppe Remuzzi, si è espresso sull’argomento.

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La nuova epidemia di polmonite: cosa succede

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La situazione in Cina è ancora tutta da chiarire e occorrerà attendere maggior informazioni per capire realmente la gravità di quanto sta succedendo. Il 13 novembre scorso, le autorità di Pechino hanno dato notizia di un aumento delle malattie respiratorie nel Paese. Quello che risulta essere certo è che sia stato segnalato un aumento dei casi di malattie simili all’influenza nella parte settentrionale del Paese e in particolare tra i bambini. Secondo l’avviso di ProMed, sistema di sorveglianza che monitora le epidemie di malattie umane e animali nel mondo, il principale sintomo è la febbre alta.

Il motivo per cui tali sviluppi stanno interessando tutto il mondo e, quindi, anche l’Europa, è da ricercare quanto avvenuto negli anni scorsi con la pandemia da Covid-19 che era partita proprio dall’Asia.

La situazione in Cina viene descritta come “al limite” e con ospedali intasati, specie di bambini.

L’allarme di Giuseppe Remuzzi: “Pechino sa”

A commentare la vicenda è stato, come detto, anche Giuseppe Remuzzi, direttore dell’Istituto Mario Negri di Milano. Open ha ripreso le sue parole: “È impossibile che in Cina non si sappia che cosa sia a causare le polmoniti, ma noi non abbiamo gli elementi per capire perché non ce li hanno dati”.

Al netto di un’assenza di informazioni tali da permettere delle ipotesi, secondo Remuzzi un motivo dietro a questo propagarsi dell’epidemia ci sarebbe: “La possibilità che vedo più ragionevole è che i lunghi lockdown (quelli dovuti al Covid ndr) abbiano reso più fragile il sistema immunitario dei bambini. Probabilmente lockdown e chiusure delle scuole vanno bene, ma solo per brevi periodi, come hanno dimostrato studi recenti. Questa è una cosa che all’inizio della pandemia non si sapeva”.

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ultimo aggiornamento: 24 Novembre 2023 10:00

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