Erdogan: “No a Svezia e Finlandia nella Nato”

Erdogan: “No a Svezia e Finlandia nella Nato”

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha dichiarato di essere contrario all’entrata di Svezia e Finlandia nella Nato.

La Turchia si schiera contro l’entrata nella Nato di Svezia e Finlandia. Quest’argomento è uno dei temi più caldi del dibattito politico attuale, con molti Paesi occidentali estremamente favorevoli all’entrata dei due Paesi nella Nato – tra i quali la Gran Bretagna, che ha assicurato protezione ai due paesi scandinavi. Eppure, non tutti i Paesi guardano di buon occhio la possibilità che Svezia e Finlandia possano entrare nell’Alleanza Atlantica. La paura è legata a una possibile escalation del conflitto, considerando che Putin potrebbe non accettare di buon grado un’entrata dei due paesi scandinavi nell’Alleanza. Questo è anche il parere di Recep Tayyip Erdogan, presidente della Turchia.

Le dichiarazioni di Erdogan

La Turchia, dal 1952 Paese Nato, “non è favorevole” alla possibile entrata di Svezia e Finlandia nell’Alleanza Atlantica. Eppure, i due Paesi scandinavi sembrano sempre più in prossimità di aderire alla Nato. Queste le parole del presidente della Turchia, Recep Tayyip Erdogan. “Stiamo seguendo con attenzione gli sviluppi riguardo Svezia e Finlandia, ma non abbiamo un’opinione favorevole”. Questo è quanto dichiarato da Erdogan, stando a quanto riportato da Hurriyet. “Non abbiamo un’opinione positiva”, ha ribattuto Erdogan, a colloquio con i giornalisti in seguito alle solite preghiere che ogni venerdì si svolgono a Istanbul. “I Paesi scandinavi – ha inoltre dichiarato Erdogan al Daily Sabahsono come una guest house per le organizzazioni terroristiche”.

Bandiera Turchia

Le parole del ministro della Difesa svedese

Il ministro della Difesa della Svezia mostra il pugno duro nei confronti di una possibile reazione di Vladimir Putin. Peter Hultqvist, ministro della Difesa svedese, ha infatti dichiarato quanto segue. “Se la Svezia sceglie di aderire alla Nato, c’è il rischio di una reazione da parte della Russia. Premetto che, in tal caso, siamo pronti ad affrontare qualsiasi controrisposta”.