Stop all'ergastolo ostativo, 957 persone potrebbero richiedere permessi
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Ergastolo ostativo, 957 persone possono chiedere benefici: ci sono anche boss di mafia e terroristi

Carcere Poggioreale

La Corte di Strasburgo contro l’ergastolo ostativo, 957 persone potrebbero chiedere permessi e benefici: ci sono anche boss di mafia e terroristi.

La sentenza della Corte di Strasburgo sull’ergastolo ostativo ha aperto un dibattito politico acceso. I giudici hanno respinto il ricorso dell’Italia sul caso Viola ribadendo che la detenzione senza permessi rappresenterebbe una violazione dei diritti dell’uomo, motivo per cui le autorità italiane dovranno rivedere le norme in materia.

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La sentenza della Corte di Strasburgo contro l’ergastolo ostativo

Allo stato attuale, i permessi premio (e altre misure similari) sono concesse a persone che collaborano con la Giustizia e che si distinguono per buona condotta. La Corte di Strasburgo, bocciando l’ergastolo ostativo (senza benefici), chiede all’Italia di rivedere il proprio sistema.

Carcere Poggioreale
fonte foto https://www.facebook.com/profile.php?id=100008278770957

957 detenuti potrebbero richiedere permessi e benefici

Numeri alla mano, novecentocinquantasette detenuti potrebbero avanzare richieste per permessi premio e, alla luce della sentenza della Corte di Strasburgo, potrebbero godere di agevolazioni. Molti potrebbero inoltre fare ricorso contro lo Stato italiano, che rischia una lunga e costosa battaglia legale.

Tra le 957 persone che potranno richiedere benefici ci sono anche detenuti condannati all’ergastolo per reati di mafia e terrorismo. I giudici potrebbero comunque respingere le richieste, ma i detenuti potrebbero legittimamente presentare ricorso contro il respingimento della richiesta. Il rischio è che lo Stato possa essere costretto a risarcire boss di mafia, stragisti, terroristi rossi e neri. Che comunque poi potrebbero vedersi riconosciuti i permessi.

Polizia Penitenziaria
Fonte foto: https://www.facebook.com/corpopoliziapenitenziaria/

L’opinione pubblica si divide sul tema

L’opinione pubblica e la politica si dividono sulla sentenza. Luigi Di Maio e Alfonso Bonafede si sono espressi contro il verdetto della corte. Contrari al respingimento del ricorso anche altri politici di rilievo ed ex giudici. Il Pm Di Matteo, intervenuto ai microfoni de il Fatto Quotidiano, ha ricordato che l’eliminazione dell’ergastolo era una delle richieste avanzate da Riina per fermare le stragi di Mafia.

A favore della Corte si è schierata invece Amnesty International: “I sentimenti dei familiari delle vittime di crimini orribili sono al primo posto tra le nostre preoccupazioni e condividiamo le legittime esigenza di sicurezza espresse da esponenti ed ex esponenti della magistratura. Nondimeno i diritti umani si devono applicare a tutti e siamo contrari all’idea che a determinate persone non si applichi il criterio della rieducazione della pena“.

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ultimo aggiornamento: 9 Ottobre 2019 15:16

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