“Ergastolo inumano”: la mossa della difesa di Turetta per l’omicidio Cecchettin

“Ergastolo inumano”: la mossa della difesa di Turetta per l’omicidio Cecchettin

Dopo la richiesta di ergastolo per Filippo Turetta per il caso dell’omicidio Giulia Cecchettin, ecco la mossa della difesa.

Prosegue il processo lampo a Filippo Turetta, reo confesso dell’omicidio Giulia Cecchettin. Dopo la richiesta dell’accusa sull’ergastolo al ragazzo, in data odierna ha parlato la difesa che ha scartato la carta della perizia psichiatrica. La sentenza sull’assassinio della giovane ragazza è prevista per il prossimo 3 dicembre 2024.

Giulia Cecchettin murales

Omicidio Giulia Cecchettin: parla la difesa di Turetta

Dopo la richiesta della condanna all’ergastolo formulata nelle scorse ore dal Pm Andrea Petroni, oggi in Corte d’Assise a Venezia è stato tempo dell’arringa a difesa per Filippo Turetta, killer reo confesso di Giulia Cecchettin.

In questo senso ha destato particolare curiosità l’arringa di Giovanni Caruso, difensore del ragazzo, che evidentemente punta ad evitare l’ergastolo al proprio assistito. “Oggi ho un compito non facile: assistere, difendere un imputato reo confesso di un omicidio efferato, gravissimo e altri reati satellite”, ha esordito.

L’ergastolo è da molto tempo ritenuto una pena inumana e degradante, le pene devono tendere alla rieducazione del condannato. L’ergastolo è il tributo che lo stato di diritto paga alla pena vendicativa”.

Le difficoltà della difesa

Nella sua arringa, Caruso ha sottolineato come sia un compito difficile difendere un ragazzo che si è reso protagonista di tale delitto: “Porterò una goccia d’acqua di legalità, voglio portarla fino alle sue estreme conseguenze […]. Io sono il colibrì, voi siete il leone, non abbandonate la foresta in fiamme. Non dovete comprendere Filippo, dovete mettere un argine, quello della legalità”, ha detto il difensore di Turetta.

In Aula, in data odierna, come riportato dalla Rai, era presente il 23enne di Torreglia mentre non si è presentato il padre della povera Giulia, il signor Gino Cecchettin. La sentenza sull’assassinio della giovane ragazza è prevista per il prossimo 3 dicembre 2024.

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