Eros Ramazzotti, scoppia la bufera

Eros Ramazzotti, scoppia la bufera

La Croce Rossa valuta le vie legali dopo l’episodio diventato virale del concerto

Durante il suo concerto a Roma, Eros Ramazzotti ha richiamato i volontari della Croce Rossa che per soccorrere una sua fan a suo dire sono arrivati in ritardo.

Questo episodio ha fatto il giro del web e dei media locali e nazionali. Tuttavia, la Croce Rossa non ha apprezzato le parole del cantautore e ha deciso di rispondere attraverso il proprio account Facebook ufficiale del Comitato di Firenze.

Il Presidente Lorenzo Andreoni ha scritto che la prima squadra di soccorso della CRI è arrivata sul posto in tempi rapidi, ma la seconda squadra è stata costretta a farsi largo attraverso la folla a causa del personale di sicurezza dello staff di Ramazzotti. Andreoni ha sottolineato che tutti i volontari della CRI agiscono secondo protocolli precisi e piani sanitari concordati con il 118 e che sminuire il loro lavoro è inaccettabile. Ha anche dichiarato che stanno valutando come procedere nei confronti di Ramazzotti con l’aiuto del loro legale.

Andreoni ha anche affermato che la CRI non ha mai lasciato nessuno solo, nemmeno personalità famose come Ennio Morricone, e che la fan soccorsa quella sera non presentava alcuna criticità sanitaria urgente e ha potuto rimanere al concerto.

In sintesi, la Croce Rossa ha risposto alle parole di Eros Ramazzotti difendendo il lavoro dei propri volontari e sottolineando l’importanza di tutelare il volontariato e la professionalità delle donne e degli uomini che prestano servizio gratuitamente alla popolazione.

Il presidente conclude: “Mi sono rivolto al nostro legale, avvocato Massimiliano Manzo, con il quale stiamo valutando come procedere nei confronti di Eros Ramazzotti”.