Esenzione Tari, tutto quello che c’è da sapere: quando è possibile richiedere l’esenzione sulla tassa rifiuti? Scopriamolo insieme…
Esenzione rifiuti: è possibile? Scopri quando e come è possibile richiedere l’esonero dal pagamento della tassa rifiuti.
TARI
La tassa sui rifiuti, conosciuta anche con il nome TARI, deve essere pagata da tutti i soggetti che detengono un immobile dove producono rifiuti di qualsiasi tipo. Si tratta di una tassa pensata per finanziare e sostenete gli altissimi costi relativi alla raccolta e smaltimento dei rifiuti. E’ possibile però in alcuni casi che alcuni cittadini sono esonerati dal pagamento di questo tributo. Scopriamo quando e come è possibile avere l’esenzione Tari:
- in caso di detenzione dell’immobile per un periodo non superiore ai sei mesi. Il tributo, in questo specifico caso, infatti non spetta all’utilizzatore finale (ossia il coinquilino), ma bensì al proprietario dell’abitazione;
- in presenza di aree scoperte pertinenziali, nelle vicinanze di locali tassabili ( balconi o terrazze scoperte) o in presenza di aree comune condominiali come scale e portici;
- in presenza di superfici non suscettibili nella produzione di rifiuti o per le quali lo smaltimento è previsto ma in maniera autonoma.
Riduzioni e tari seconda casa
Sono, invece, previste delle riduzioni sulla somma da versare al proprio Comune di residenza in caso di sospensione o cattiva gestione della raccolta rifiuti. A Roma è stata riconosciuta una detrazione del 50% sulla tassa rifiuta qualora il punto raccolta differenziata sia localizzato a più di mille metri dall’abitazione. Se, invece, la raccolta viene interrotta per più di 30 giorni allora è possibile richiedere una riduzione dell’1/12 della tariffa per ogni mese di interruzione. In caso di tari seconda casa (abitata o non) tendenzialmente si è tenuti al pagamento tassa rifiuti visto che si tratta di un’imposta sull’immobile e non sulle persone che vi risiedono. Per maggiori informazioni circa la TARI è consigliabile recarsi presso il Comune di residenza.