Il ministro della difesa russo annuncia le esercitazioni con missili nucleari vicino a Mosca.
Mentre imperversa con le sue truppe in Ucraina, la Russia continua a minacciare con armi nucleari destando preoccupazioni. Nella provincia di Ivanovo, 300 km a nord-est di Mosca si stanno svolgendo manovre intensive. Lo ha annunciato il ministro della Difesa russo, lì sono impegnati un migliaio di soldati, con l’impiego di oltre 100 mezzi, tra cui i lanciamissili balistici intercontinentali Yars.
Questi missili prendono il nome dalla frase russa “Ya dernaya Raketa Sderzhivaniya”, che significa “razzo di deterrenza nucleare”. E’ un missile con testate nucleari a combustibile solido a tre stadi, sviluppati dal Mitt (Moscow Institute of Thermal Technology). Ha una gittata di 10mila chilometri e un margine di errore di 150-200 metri. E’ lungo 22,5 metri e ha un diametro di 2 metri di un peso totale di 49mila chilogrammi. Questo missile possiede più testate nucleari che possono colpire più bersagli contemporaneamente.
Il missile dei russi che terrorizza l’Occidente
Il missile è stato testato per la prima volta nel 2007 ed è armato di almeno quattro testate termonucleari indipendenti. Dal 2018 è stata creata una sua versione successiva più avanzata. Il missile Tars è conosciuto anche con il nome in codice Nato SS-27 Mod2.
Questo può essere lanciato sia da veicoli su ruote specializzati, che da silos, da cui però sarebbe più complicato intercettarlo. Lo Yars potrebbe mettere a dura prova i moderni sistemi di difesa missilistica, anche lo scudo missilistico degli Usa.
L’arma ha sfilato alla parata del 9 maggio a Mosca. Un altro esempio della prova di superiorità che intende mettere in campo Putin sfoggiando le sue capacità belliche sul campo e non per mettere a dura prova l’Occidente.