Esplosione in un'azienda di rifiuti, tre morti e un disperso: le immagini e la rabbia dei sindacati
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Direttore: Alessandro Plateroti

Esplosione in un’azienda di rifiuti, tre morti e un disperso: le immagini e la rabbia dei sindacati

Vigili del fuoco

Tragedia a Marcianise, esplosione in un’azienda di rifiuti: tre morti. Le immagini e il messaggio in una nota della Cgil.

Mentre tre caccia russi violano lo spazio aereo dell’Estonia, a Marcianise, in provincia di Caserta, una violenta esplosione in un’azienda di trattamento rifiuti provoca la morte di tre persone. Il dramma si è consumato presso la ditta Ecopartenope, durante lavori di manutenzione agli impianti. Tra le vittime figura anche il titolare dell’impresa. Sul posto sono intervenute diverse squadre dei vigili del fuoco per gestire l’emergenza e mettere in sicurezza l’area.

vigile del fuoco

Esplosione in un’azienda di rifiuti: la dinamica dei fatti

Secondo quanto riferito dai vigili del fuoco, come riportato da Il Sole 24 ore, la deflagrazione è avvenuta durante operazioni di manutenzione sul tetto del capannone dell’azienda. L’esplosione, causata da un serbatoio contenente oli esausti, ha generato un’onda d’urto che ha sbalzato i tre operai per diversi metri, uccidendoli sul colpo. Due altri lavoratori sono rimasti feriti in modo lieve. Una quarta persona risulterebbe dispersa. La tragedia si è verificata all’interno dell’impianto della Ecopartenope, realtà attiva nel trattamento dei rifiuti.

La reazione della Cgil Campania

L’esplosione, aggiunge Il Sole 24 ore, ha provocato una dura reazione da parte dei sindacati. In una nota congiunta, Cgil Caserta, Cgil Napoli e Cgil Campania parlano di “un’altra tragedia intollerabile, di proporzioni enormi, che colpisce il mondo del lavoro nel nostro territorio“.

Tre lavoratori hanno perso la vita e diversi sono stati feriti a seguito della gravissima esplosione“, si legge nella nota. I sindacati esprimono “cordoglio profondo alle famiglie, vicinanza ai feriti e ai lavoratori coinvolti, e rabbia per le ennesime morti evitabili“. Per la Cgil non si tratta di una casualità, ma “del fallimento di un sistema di fare impresa che uccide e che continua a non garantire sicurezza. Chiediamo: verità immediata su quanto accaduto; più controlli e ispettori; un piano straordinario per fermare questa strage silenziosa. Morire di lavoro è una vergogna nazionale. Ora basta“.

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ultimo aggiornamento: 19 Settembre 2025 17:23

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