Nuove esplosioni hanno colpito il Libano, generando timori di un attacco israeliano. Ecco qual è il bilancio.
Le tensioni in Libano continuano a crescere dopo le recenti esplosioni di walkie-talkie utilizzati da Hezbollah, che hanno provocato almeno tre morti e numerosi feriti. Gli eventi si sono susseguiti a seguito di un blitz contro i cercapersone della stessa organizzazione, aumentando i timori di un potenziale attacco israeliano.
Esplosioni in Libano: walkie-talkie di Hezbollah sotto accusa
Le tensioni in Libano si intensificano con le recenti esplosioni di walkie-talkie utilizzati da Hezbollah, dopo il drammatico blitz contro i cercapersone. Secondo le informazioni fornite dai media vicini all’organizzazione, gli incidenti hanno avuto luogo in diverse città, tra cui Beirut e Dahiyeh, causando almeno tre morti e centinaia di feriti.
Queste deflagrazioni sono state interpretate come un segnale di un “potenziale nuovo attacco israeliano”, che segue una serie di eventi tragici che hanno già visto un elevato numero di vittime. Video condivisi sui social mostrano scene di panico e distruzione, amplificando il clima di incertezza e paura tra la popolazione.
La strategia e le risposte di Hezbollah
Hashem Safi al-Din, un leader di Hezbollah, ha avvertito che “stiamo affrontando una nuova fase” di attentati, sottolineando l’urgente necessità di affrontare queste minacce. Le esplosioni di oggi coinvolgono dispositivi di comunicazione che erano stati acquistati solo cinque mesi fa e utilizzati dal gruppo per le loro operazioni. Secondo fonti statunitensi, Israele sarebbe coinvolto in queste esplosioni, avendo dotato i walkie-talkie di trappole esplosive prima di consegnarli a Hezbollah.
Questa accusa, se confermata, segnerebbe un cambiamento significativo nelle dinamiche del conflitto, con le operazioni di intelligence israeliane che si intrecciano sempre più con le attività di Hezbollah. Mentre la situazione continua a evolversi, il Libano si trova in una spirale di violenza che mette a dura prova la stabilità del paese.