Decreto Sicurezza, dalle parole ai fatti… e alle polemiche. Ventiquattro richiedenti asilo espulsi dal Cara di Isola Capo Rizzuto. Tra questi una famiglia con una bambina di cinque mesi.
Approvato al Senato e alla Camera, il decreto Sicurezza inizia ad avere i suoi riscontri pratici. Le autorità hanno proceduto con le operazioni di espulsioni di ventiquattro migranti ospiti nel Cara di Isola Capo Rizzuto, il Centro Accoglienza più grande d’Italia.
Decreto Sicurezza, al via le espulsioni dal Cara di Isola Capo Rizzuto
Il provvedimento di espulsione è stato firmato dal Prefetto di Crotone, invitato a mettere in pratica le disposizioni contenute nel decreto Sicurezza (cosa prevede). Ventiquattro persone con permesso umanitario da non considerarsi più valido in virtù delle nuove norme vigenti, sono stati allontanati dal Centro di Accoglienza per i richiedenti asilo.
Ventiquattro persone espulse, anche una bambina di cinque mesi
Colpita dal provvedimento anche una famiglia con una bambina di appena cinque mesi nata a Crotone. La famiglia è stata ospitata dalla Croce Rossa e avrà accoglienza per i prossimi venti giorni.
I ventiquattro richiedenti asilo irregolari sono stati accompagnati fuori dalla struttura dalle Forze dell’Ordine, mentre all’interno del Centro Accoglienza è iniziata la protesta pacifica dei migranti che hanno dato vita a un lungo sit-in.
La denuncia: le persone non hanno un posto dove andare
Le polemiche riguardano soprattutto le fasi successive all’espulsione dal Centro. Sembra infatti che le istituzioni non abbiano provveduto a trovare una nuova sistemazione ai ventiquattro soggetti allontanati dal Cara di Isola Capo Rizzuto. Le persone sono rimaste a lungo nei pressi della stazione e molte sarebbero ancora in attesa di una sistemazione.