Beppe Sala, sindaco di Milano, definisce “antistorico” il limite del terzo mandato. Critiche al PD sulla gestione interna.
Il tema del terzo mandato per i sindaci è tornato al centro del dibattito politico grazie alle recenti dichiarazioni di Beppe Sala, sindaco di Milano, Sala ha espresso una posizione critica verso il Partito Democratico (PD), definendo “antistorica” l’opposizione del partito al superamento del limite dei due mandati.
Sala: “Il limite ai mandati è antistorico”
“Io credo che gli amministratori locali debbano essere una forza anche per il PD e così lo sono sempre stati nella storia. Non vorrei che fossero visti con un po’ di fastidio, che è sbagliato. Il Partito Democratico si chiama democratico, in Europa non c’è limite ai mandati, noi siamo una democrazia diversa? Non è così. Mi pare veramente una posizione antistorica,” ha dichiarato Sala.
Il sindaco ha poi criticato l’incoerenza nella gestione di alcune regole politiche all’interno del PD. “Io quello che chiedo è coerenza: primarie sì, primarie no, o quando fanno comodo? Due mandati come limite sì, come nei Comuni, no in Parlamento e alle europee o quando fanno comodo?” ha aggiunto.
Sala ha infine sottolineato la difficoltà della vita amministrativa per un sindaco, spesso percepita in modo distorto. “Quando si dice che i sindaci o i presidenti di Regione rischiano di avere troppo potere non si capisce la vita che facciamo. Vorrei che qualcuno stesse al mio fianco una settimana per vedere come devo sempre far le nozze coi fichi secchi, non abbiamo tutto questo potere.”
Il PD e la sfida di parlare al Nord
Durante un evento di Comunità Democratica a Milano, Sala ha affrontato anche un’altra questione cruciale: la difficoltà del centrosinistra nel conquistare l’elettorato del Nord Italia, in particolare quello legato al mondo produttivo e alle piccole imprese.
“Credo che Elly Schlein stia facendo molto bene, il PD ha una sua dimensione solida, consolidata, lo si vede anche dai risultati. Il problema è che questo centrosinistra magari fa fatica a parlare a una parte dell’elettorato importante. Oggi qui si parla a un mondo cattolico, ma siamo al Nord e al Nord c’è una questione relativa al Nord in sé e al mondo produttivo e noi lì facciamo un po’ fatica a parlare,” ha dichiarato il sindaco.
Sala ha ricordato le sue radici familiari per evidenziare il divario tra il centrosinistra e i piccoli imprenditori. “Il mondo produttivo non è solo nel Fiat, lo dice uno che è figlio di un piccolo imprenditore con una ventina di operai. Mio padre aveva tra l’altro la tessera della DC, e quando tu parli a quell’imprenditore artigiano, parli a quella piccola enclave di persone che lavorano con lui: non sono magari nelle grandi città, infatti lì andiamo bene, ma per il resto sul territorio sono una rappresentanza importante.” Come riportato da affariitaliani.it
Le parole di Sala evidenziano due grandi questioni per il PD: la gestione delle regole interne e la capacità di rappresentare un Nord produttivo che si sente distante dalle politiche del centrosinistra. Entrambi i temi saranno centrali nel futuro del dibattito politico italiano.