Su Facebook il Natale nel mirino degli estremisti islamici. È la festa dei miscredenti che affonda le sue origini tra paganesimo e satanismo. Poi le regole: non fare gli auguri e non fare regali (che però si possono accettare).
Dopo l’attentato di Strasburgo e gli ultimi arresti avvenuti in Italia, torna alta l’allerta terrorismo, con i combattenti radicali islamici che sono tutt’altro che sconfitti. Come sempre gli indizi e le minacce viaggiano sui social. Nel mirino degli inquirenti la pagina Facebook Risveglio Islamico, seguita anche dal somalo arrestato a Bari con l’accusa di star pianificando un attentato addirittura a San Pietro, cuore della cristianità.
A Natale si alza il rischio di attacchi terroristici
Il periodo natalizio è senza dubbio uno dei più delicati per quanto riguarda il terrorismo. I fondamentalisti islamici, come confermato dai tanti messaggi sui social, mal sopportano la gioia dei miscredenti, ossia dei cristiani.
Sulla pagina Facebook in questione, monitorata dalle autorità internazionali, si parla di una festa pagana, la festa dei miscredenti. C’è anche un vademecum per gli islamici radicalizzati, che non possono neanche fare gli auguri ai cristiani. Possono inoltre accettare regali ma a patto che non ne facciano per non diventare come loro.
La pagina Facebook del fondamentalismo islamico
Nonostante la pagina sia costantemente monitorata, stupisce come non sia stata oscurata nonostante i continui messaggi discriminatori e di violenza. Non è da escludere però che la pagina resti aperta e visibile perché funge da raccoglitore di estremisti, trasformandosi in un punto di osservazione privilegiato per gli inquirenti e per i servizi di intelligence che possono monitorare in una sola piazza mediatica centinaia di persone potenzialmente pericolose.