Etna, allerta eruzione: “Probabilità di accadimento imminente”

Etna, allerta eruzione: “Probabilità di accadimento imminente”

Paura per la zona Catanese che potrebbe assistere ad un’imminente eruzione dell’Etna: la Protezione Civile lancia il “preallarme”.

La Protezione civile siciliana ha comunicato il passaggio da ‘Attenzione’ a ‘Preallarme’ con “alta possibilità di accadimento imminente” della fase operativa sull’Etna. Nelle ultime ore, le oscillazioni sono diventate più alte.

Vulcano Etna Sicilia

Etna a rischio eruzione

Ieri sera, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, ha comunicato che nel corso delle ultime 24 ore “l’ampiezza media del tremore vulcanico è stata caratterizzata da ampie oscillazioni dei suoi valori mantenendosi fino alle 13 UTC circa, sempre nell’intervallo dei valori medi”.

Nelle ultime ore, queste oscillazioni sono diventate ancora più ampie e in poco tempo l’ampiezza media del tremore vulcanico ha raggiunto l’intervallo dei valori alti.

Il preallarme della Protezione Civile

Nonostante il bollettino di allerta per l’aviazione civile sia passato da “verde” a “giallo”, l’aeroporto internazionale di Catania resta ancora operativo. Il Dipartimento regionale della Protezione civile siciliana ha comunicato il passaggio da “Attenzione” a “Preallarme” con “alta possibilità di accadimento imminente” della fase operativa sull’Etna.

“Vietato raggiungere aree sommitali del vulcano”

“Per quanto concerne l’accesso alle aree sommitali valgono, per quanto oggi applicabili, le prescrizioni contenute nelle ‘Procedure di allertamento Rischio Vulcanico e modalità di fruizione per la zona sommitale del Vulcano Etna’, di cui all’Ordinanza della Prefettura di Catania n.18709 del 04.04.2013″, si legge in una nota della Protezione Civile.

“I Sindaci dei Comuni sommitali e gli altri Enti ai quali la presente è inoltrata, sono invitati ad attivare le misure discendenti dalle procedure precedentemente richiamate, con particolare riferimento a: interdizioni delle aree interessate; mantenersi informati sull’evoluzione delle fenomenologie in corso; attivazione del Coc (Centro operativo comunale, ndr) e delle locali Organizzazioni di Volontariato di Protezione Civile nonché delle procedure previste dal vigente Piano comunale” di Protezione civile.

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