Alle 0.50 di mercoledì 9 gennaio la terra ha tremato ancora sull’Etna. I sismografi hanno trascritto una magnitudo di 4.1. Al momento non si registrano danni.
CATANIA – Non si ferma lo sciame sismico in Sicilia, alle pendici dell’Etna. Alle 0.50, infatti, si è verificato un altro terremoto con magnitudo 4.1: l’epicentro è stato localizzato tra i comuni di Linguaglossa, Sant’Alfio e Milo. La scossa è stata avvertita distintamente dalla popolazione. Tanta paura ma al momento, per fortuna, non si registrano danni a persone e cose.
Monitoraggio continuo
ll Dipartimento della Protezione Civile continua a seguire l’evolversi della situazione in stretto raccordo con i centri di competenza (Ingv e Unifi) e con la Regione Sicilia.
Lo sciame sismico
L’attività del vulcano Etna ha iniziato a provocare scosse di terremoto dallo scorso 24 dicembre. Il giorno di Santo Stefano la più violenta: alle 3.19 la terra ha tremato con una intensità di 4.8 di magnitudo con epicentro tra i comuni di Viagrande e Trecastagni. La scossa ha provocato 10 feriti e numerosi crolli: a Fleri, una frazione di Zafferana Etnea, a Santa Venerina dove sono caduti calcinacci dalla facciata della chiesa principale Santa Maria del Carmelo in Bongiardo, a Zafferana Etnea e nell’Acese. A Pennisi, frazione di Acireale, sono crollati il campanile e la statua di Sant’Emidio, ritenuto il santo protettore dei terremoti, nella chiesa di Santa Maria del Carmelo.