Il movimento studentesco di CasaPound ha modificato a Roma l’opera che chiede agli Azzurri di mettersi in ginocchio contro il razzismo.
La scorsa notte attivisti del Blocco Studentesco, organizzazione giovanile di CasaPound, hanno modificato il murales dell’artista Harry Greb che, in via dei Neofiti, a Roma, invita gli Azzurri a prostrarsi contro il razzismo. Dal murale scompare la figura del Subbuteo in ginocchio con il pugno chiuso e la frase “Do the right thing” riportata sulla maglia (“Fai la cosa giusta”) per il Black Lives Matter. Ritratto al suo posto un calciatore con il braccio teso e in piedi. Ad accompagnare l’immagine pure la scritta “resta in piedi, Italia”.
Euro 2020, Roma: CasaPound corregge l’opera antirazzismo di Greb
Il gesto ha scosso molti animi, con numerose critiche piovute alla associazione studentesca responsabile dell’accaduto. Dopo quanto accaduto è così intervenuto Luca Marsella, consigliere del X Municipio di Casapound. L’esponente del gruppo ha spiegato in modo dettagliato qual è stata la causa di tale reazione, vista dagli oppositori come una mancanza di sensibilità e un atto di insubordinazione.
“La nostra è una provocazione per dire che l’invito a inginocchiarsi, fatto anche da tanti politici del Pd, non c’entra nulla con il razzismo, ma è solo una richiesta di sottomissione al nostro popolo. Il calcio deve stare fuori da queste logiche – ha dichiarato Luca Marsella –. Alla vigilia della partita Belgio-Italia di stasera, i ragazzi di “Blocco studentesco” hanno deciso di coprire il murale, protagonista di tanti interventi e interviste di politici, con un manifesto degli Anni ’30 per dire che i nostri giocatori non si devono inginocchiare ma devono restare in piedi e speriamo anche sia di buon auspicio, visto che gli anni ’30 furono un periodo glorioso per l’Italia ai mondiali di calcio”.