L’entrata della Croazia nell’Eurozona ha provocato un aumento dei prezzi. Ultimatum della presidente croata.
Dal 1° gennaio 2023 la Croazia è entrata a far parte dell’Eurozona, ovvero ha adottato la moneta unica. Un ingresso atteso da parte del paese balcanico ma adesso dopo pochi giorni dall’adozione dell’euro arriva l’allarme da parte di associazioni di consumatori e cittadini sul forte aumento dei prezzi. Il ministro dell’Economia, Davor Filipovic, ha chiesto urgentemente un faccia a faccia con le catene di supermercati. Ora arriva l’ultimatum della presidente croata dopo le varie denunce di rincari ingiustificati e il generale aumento del costo della vita.
“Alcuni si stanno comportando in modo fraudolento”, ha detto il premier Andrej Plenkovic, che ha avvertito le catene della grande distribuzione che “hanno tempo fino a venerdì per ristabilire i prezzi” corrispondenti al reale tasso di cambio fissato a 7,53 kune croate per un euro. Il governo croato è intenzionato a contrastare la speculazione derivante dal passaggio all’euro.
Il paese continua ad essere entusiasta dell’ingresso nell’eurozona
Secondo molti, il fatto che i prezzi siano schizzati non è legato all’entrata nell’eurozona. “L’arrotondamento dei prezzi e il passaggio all’euro non sono la ragione (per gli aumenti dei prezzi), la ragione è l’inflazione galoppante degli ultimi 8 mesi”, ha detto un residente di Zagabria.
Questi aumenti di prezzi ingiustificati stanno causando danni economici ai cittadini croati ma il governo continua a difendere questo ingresso nell’eurozona. “Tutto è andato nel migliore dei modi e senza problemi, dalla fornitura di banconote e monete alle operazioni di pagamento e al funzionamento degli sportelli automatici”, ha affermato Plenkovic. Questo è “un enorme passo avanti verso la piena integrazione nell’Unione europea” della Croazia entrata nell’Ue nel 2013. Ma c’è chi, all’interno dell’Ue, prende questa speculazione come un pretesto per fomentare gli spiriti antieuropeisti.
“Quel caos dei prezzi in Croazia dovrebbe servire come monito per noi”, ha detto il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki. Il leader di estrema destra ha escluso più volte l’entrata nell’Eurozona della Polonia e si tiene stretto lo zloty per evitare aumenti del costo della vita.