Dynamo Kiev-Lazio decreta il passaggio ai quarti della formazione di Inzaghi, vittoriosa in Ucraina grazie a Leiva e de Vrij.
Serviva un’impresa per qualificarsi. Impresa è stata. Forse i toni drammatici utilizzati dagli ambienti biancocelesti alla vigilia di Dynamo Kiev-Lazio erano eccessivi. La verità è che, più ancora degli avversari, a far temere i tifosi era il periodo non brillante attraversato dalla squadra.
Se, infatti, la Dynamo poteva impensierire per i numeri (nessuna sconfitta in casa, fino ad oggi), già all’andata si era intravista una certa differenza di qualità tra le squadre. Più forte, più completa la Lazio in tutti i reparti. Nel calcio, però, non sempre vince il più forte. È servita una prestazione di grande concentrazione a Inzaghi e i suoi per conquistare dei quarti di finale meritati per quanto visto nelle due gare.
Europa League, Dynamo Kiev-Lazio 0-2
Gara dominata dal primo minuto al novantesimo dalla Lazio a Kiev. Dopo soli quindici minuti gli ospiti trovano il vantaggio con Lucas Leiva, che di testa da corner perfetto di Luis Alberto infila il portiere avversario. Un gol importantissimo che sposta gli equilibri e costringe la Dynamo a uscire dalla propria metà campo, lasciando campo a Immobile e compagni, il cui unico neo è la clamorosa quantità di occasioni sciupate.
Così, nella ripresa la Lazio corre anche il rischio di veder gettata al vento l’ottima prestazione, quando l’eroe ucraino dell’andata, Tsygankov, sfiora la rete del pari. Nel finale però sempre da azione d’angolo arriva la zampata del neo entrato de Vrij, alla prima rete in carriera in Europa. Due a zero e qualificazione congelata. La Lazio riporta la propria aquila tra le migliori otto dell’Europa League.