Stando a un documento diffuso da El Pais, l’Europa non sarebbe in grado di sostenere una guerra contro la Russia.
Un documento condiviso da El Pais, che sarà esposto al prossimo vertice europeo di Bruxelles, fa luce sulla situazione attuale dell’Europa, lanciando un monito preciso e preoccupante: l’Europa non sarebbe in grado di sostenere una guerra contro la Russia. Ma per quale motivo?
L’elenco delle carenze europee
“La difesa dei Paesi europei ha quasi tanti talloni d’Achille quanti sono i soldati”. Questo è quanto riportato da El Pais. Il quotidiano spagnolo denuncia i problemi dell’Unione, che sarebbero molti e impedirebbero all’alleanza di poter combattere efficacemente un’eventuale guerra contro la Russia. L’elenco delle mancanze europee “comprende le difese aeree per proteggere le città o le infrastrutture chiave da attacchi di missili, droni di sorveglianza e aerei da combattimento, carri armati e forze navali”. Ma non solo: a queste carenze, “si aggiungono ostacoli alla mobilità e alla logistica, l’assenza di una rete di connettività satellitare con copertura europea e crittografata, buchi nella sicurezza informatica e carenza di munizioni dopo le spedizioni di materiale per aiutare l’esercito ucraino”.
Aumentare la spesa
L’unico modo tramite cui l’Unione europea può essere in grado di combattere una possibile guerra contro la Russia di Vladimir Putin è il seguente: aumentare considerevolmente la spesa per la difesa. Tale cifra, finora, equivale a 200 miliardi di euro l’anno. Bisognerebbe spendere 60 miliardi di euro in più rispetto alla cifra attuale. Tale cifra si raggiungerà nel momento in cui gli stati membri della Nato investiranno il 2% del Pil nella propria difesa, come pattuito in precedenza.
L’importanza della centralità
Tramite il documento diffuso da El Pais, il quale sarà presentato a Bruxelles nel prossimo vertice straordinario, la Commissione vuole raggiungere un vero e proprio coordinamento, per quanto riguarda la difesa dell’Europa. Il Fondo europeo per la difesa, costituito da pochissimo, “dovrebbe essere ampliato e riformato in modo da poter finanziare tutte le fasi del ciclo produttivo delle armi e non solo, come avviene ora, fino alla fase del prototipo”. Per questo, bisognerebbe aumentare la cifra attuale di 8 miliardi di euro, fino al 2027. L’Europa riuscirà ad agire in modo compatto?