La frattura tra Stati Uniti e Ucraina fa godere solo Putin
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Direttore: Alessandro Plateroti

Europa sull’orlo del baratro: la frattura tra Stati Uniti e Ucraina fa godere solo Putin

Donald Trump col il pugno alzato

Dopo il confronto tra Trump e Zelensky, l’Europa si trova a dover rivedere le proprie strategie di sicurezza per l’Ucraina.

Negli ultimi anni, l’Europa ha affrontato numerose sfide in ambito politico, economico e sociale. Tuttavia, poche situazioni hanno messo in luce la fragilità del continente come le recenti tensioni tra gli Stati Uniti e l’Ucraina. Questo scenario ha sollevato interrogativi cruciali sul futuro della sicurezza europea e sul ruolo dell’Europa nel contesto geopolitico globale.

Volodymyr Zelensky
Volodymyr Zelensky – newsmondo.it

Il contesto internazionale e le relazioni transatlantiche

Tradizionalmente, l’Europa ha potuto contare sul sostegno degli Stati Uniti per garantire la propria sicurezza, soprattutto attraverso l’Alleanza Atlantica. Tuttavia, negli ultimi tempi, si sono manifestate crepe in questa relazione storica. Le divergenze su questioni come la spesa militare, le politiche commerciali e le strategie diplomatiche hanno alimentato un clima di incertezza.

In questo contesto, l’Ucraina è diventata un punto focale delle tensioni, rappresentando una linea di demarcazione tra l’influenza occidentale e quella russa. Le recenti dichiarazioni del presidente Donald Trump e del presidente Volodymyr Zelensky hanno amplificato le preoccupazioni europee, lasciando emergere il rischio di un indebolimento dell’asse transatlantico.

Lo scontro nello Studio Ovale e le sue implicazioni

Una delle cause principali dello scontro tra Trump e Zelensky è stata la richiesta dell’Ucraina di garanzie di sicurezza concrete in caso di accordo di pace. Trump ha ribattuto che il coinvolgimento commerciale degli Stati Uniti sarebbe già una forma di garanzia, ma Zelensky ha insistito sulla necessità di un impegno più forte, sottolineando che “Putin ha già violato accordi in passato, quindi sono necessarie garanzie”.

A quel punto, il confronto è diventato ancora più acceso, quando Zelensky ha detto a Trump: “Avete un bell’oceano e non lo sentite ora, ma lo sentirete in futuro”, riferendosi alla minaccia russa. La risposta di Trump è stata dura e immediata: “Non ci dica cosa sentiremo. Non sei nella posizione di poterlo imporre”. E ha aggiunto: “Non hai le carte in regola in questo momento. Stai giocando con milioni di vite”.

Questo scambio ha scosso profondamente i leader europei, per i quali la Russia rappresenta una minaccia diretta. La consapevolezza che l’America potrebbe non garantire più il tradizionale supporto alla sicurezza europea ha innescato un allarme ai vertici dell’UE e della NATO.

L’Europa alla ricerca di una nuova leadership

A seguito di questo scontro, i più importanti leader europei hanno ribadito il loro sostegno a Zelensky. Tra loro, Francia, Regno Unito, Polonia, Spagna, Germania, Lituania e Svezia hanno espresso posizioni chiare.

Il capo della politica estera dell’UE, Kaja Kallas, ha dichiarato: “Oggi è diventato chiaro che il mondo libero ha bisogno di un nuovo leader. Spetta a noi, europei, raccogliere questa sfida”. Ma un tweet non basta per sostituire gli Stati Uniti come principale sponsor della difesa dell’Ucraina.

Nel tentativo di reagire alla crisi, i leader europei si riuniranno giovedì per discutere il possibile sblocco di fondi per la difesa. Tuttavia, la dipendenza dell’Europa dagli Stati Uniti resta un problema cruciale. Come ha osservato l’eurodeputato socialista Raphaël Glucksman: “D’ora in poi avremo bisogno di azioni, di gesti forti, e non solo di parole forti”.

Glucksman ha proposto di sequestrare i 200 miliardi di euro di beni russi congelati per finanziare la difesa dell’Ucraina. Una fonte UE ha rivelato a Euronews: “Il fronte contro il sequestro dei beni russi si sta dissolvendo. Speriamo di vedere qualche movimento in merito”.

Ma il timore di molte capitali europee è che queste misure possano danneggiare la reputazione dell’Europa come luogo sicuro per gli investimenti. Tuttavia, il rischio di un’ulteriore escalation del conflitto rende queste esitazioni sempre meno sostenibili. Come ha detto un funzionario dell’UE: “Se ci sarà la terza guerra mondiale, l’Europa sarà un luogo ancora più insicuro per i risparmi”.

Il vertice di Londra: una svolta decisiva per l’Ucraina?

Con il premier britannico Keir Starmer come mediatore, i leader europei si riuniranno domenica a Londra per trovare una soluzione alla crisi. La posta in gioco è altissima: senza un chiaro accordo con gli Stati Uniti, l’Europa potrebbe ritrovarsi da sola a fronteggiare l’ombra dell’aggressione russa.

Come ha ammonito Kallas, il “mondo libero ha bisogno di un nuovo leader”, e l’Europa dovrà scegliere se essere quel leader o restare in balia degli eventi.

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ultimo aggiornamento: 1 Marzo 2025 18:48

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