Eva Henger critica duramente l’europarlamentare Ilaria Salis: “L’uomo che ha aggredito era un padre di famiglia”.
La politica e la giustizia si intrecciano spesso in vicende complesse che dividono l’opinione pubblica, uno di questi casi riguarda Ilaria Salis, attivista antifascista ed europarlamentare, e le dichiarazioni recenti di Eva Henger, che hanno suscitato scalpore. L’ex attrice ha espresso un’opinione durissima sulla vicenda giudiziaria che ha visto protagonista Salis, generando un acceso dibattito.

Il contesto della vicenda
Il nome di Ilaria Salis è diventato noto al grande pubblico dopo il suo arresto in Ungheria nel 2023. L’attivista è stata accusata di aver partecipato all’aggressione di un uomo appartenente a un gruppo di estrema destra durante una manifestazione antifascista a Budapest. La detenzione prolungata e le condizioni carcerarie in cui si trovava hanno sollevato indignazione in Italia. Portando alla sua candidatura e successiva elezione al Parlamento Europeo, che le ha garantito l’immunità e la scarcerazione.
Ma il caso ha suscitato anche opinioni contrastanti, specialmente riguardo alla natura dell’aggressione e alle sue conseguenze. In questo contesto si inseriscono le parole di Eva Henger, che ha rilasciato dichiarazioni molto critiche nei confronti della parlamentare.
Le dure parole di Eva Henger
In un’intervista radiofonica, l’ex attrice ha attaccato senza mezzi termini Ilaria Salis, prendendo una posizione netta sulla vicenda. “Parlo da ungherese: Ilaria Salis doveva marcire in galera a Budapest”, ha dichiarato Henger come riportato da tgcom24.mediaset.it, sostenendo che la scarcerazione dell’attivista sia stata ingiusta.
Pur affermando di non avere simpatie per i movimenti di estrema destra, ha sottolineato come l’uomo aggredito fosse, a suo avviso, una vittima di violenza ingiustificata. “Odio i naziskin, ma sono esseri umani come noi, quel signore era un padre di famiglia ed è stato aggredito da cinque persone” ha aggiunto, criticando duramente l’uso della violenza nella lotta politica.
Infine, ha concluso con una riflessione sulla legittimità delle azioni di Salis: “La politica non si fa con i manganelli, a cosa è servito picchiare quell’uomo?”. Con queste parole, Henger ha messo in discussione l’approccio militante dell’attivista, sostenendo che esistano modi più efficaci e corretti per combattere le ideologie di estrema destra.
Le dichiarazioni di Eva Henger hanno acceso il dibattito, facendo emergere due visioni opposte: da una parte chi difende Ilaria Salis come vittima di un sistema giudiziario repressivo. Dall’altra chi condanna le sue azioni come atti di violenza politica. La vicenda solleva interrogativi più ampi sul confine tra attivismo e violenza, e su quale sia il modo più efficace per contrastare ideologie ritenute pericolose.