Evaso Massimiliano Sestito, il criminale della ‘ndrangheta

Evaso Massimiliano Sestito, il criminale della ‘ndrangheta

Si era già dato alla fuga dieci anni fa dopo l’omicidio Femia, adesso Massimiliano Sestito torna ad essere latitante.

Non è la pprima volta che riesce a farla franca Massimiliano Sestito, 51enne di Rho noto come figura della cosca di ‘ndrangheta Iozzo Chiefari Procopio. L’uomo si trovava ai domiciliari a Pero (Milano), a casa del padre Antonino, anche lui legato alle indagini sul clan. Nella notte tra lunedì e martedì però i carabinieri non lo hanno più trovato nell’abitazione.

Cella carcere

Già ad agosto 2013, dopo che gli era stata concessa la semilibertà dal carcere di Rebibbia, è scappato a Palinuro, nel Salernitano. Poi la polizia lo trovato circa un mese più tardi a godersi il sole e il mare in spiaggia. A distanza di dieci, il fatto si ripete: pare che questa volta Massimiliano Sestito abbia spaccato il braccialetto elettronico per fuggire via.

I reati

A Sestito sono legati vari crimini. Nel tentativo di fuggire, nel 1991 ha ucciso con una pistola l’appuntato dei carabinieri Renato Lio, in un posto di blocco a Soverato, nel Catanzarese. Per questo fu condannato all’ergastolo prima e a 30 anni poi con pena definitiva.

Poi nel 2003 Massimiliano viene associato all’omicidio del boss calabrese Vincenzo Femia, ammazzato con nove colpi di pistola a Roma in una faida per il controllo dello spaccio, per cui venne condannato all’ergastolo in Appello. In attesa della pronuncia della corte di Cassazione del 3 febbraio, il 12 gennaio scorso Sestito era stato scarcerato e messo ai domiciliari.