La Presidente del Museo Egizio di Torino e membro della FIFA e della Uefa, Evelina Christillin, ha raccontato diversi aspetti privati della sua vita.
Dopo le recenti rivelazioni riguardanti la famiglia Agnelli e quella Elkann, ecco ulteriori retroscena svelati da Evelina Christillin, presidente del Museo Egizio di Torino, nonché membro di FIFA e Uefa, in chiave calcistica. La donna ha parlato al Corriere della Sera svelando alcuni particolari a lei accaduti che hanno coinvolto pure Lapo Elkann e i tifosi della Juventus.

Evelina Christillin: il Museo Egizio e il calcio
Nel corso della bella intervista concessa al Corriere della Sera, Evelina Christillin ha raccontato prima di tutto la sua passione e l’amore per l’arte con particolare riferimento, ovviamente, al “suo” Museo Egizio di Torino. La donna ha spiegato che, secondo lei, il museo più bello del mondo sia “La Galleria Borghese a Roma: vedere Caravaggio è come illuminarsi d’immenso. E poi il Prado a Madrid: l’Autodafè ogni volta mi colpisce al cuore”.
Ovviamente, però, un posto speciale nel suo cuore lo ha il Museo Egizio: “È straprimo nel mio cuore. Ma devo essere sincera: io di egittologia so poco e niente, ho dovuto imparare”, ha detto.
Spostando la sua attenzione sul calcio, la Christillin ha spiegato come il prossimo 4 aprile si chiudere il suo mandato con FIFA e Uefa: “Avrei potuto fare un terzo mandato, ma sto diventando troppo vecchia e poi ho avuto un tumore alla tiroide che mi ha spinto a rallentare”.
Il retroscena su Lapo Elkann e i tifosi della Juventus
I passaggi sul ruolo in FIFA e Uefa sono stati l’occasione per parlare anche di Juventus e del suo rapporto sia con la famiglia Agnelli che con quella degli Elkann. “Se nella mia scelta di dimettermi ha giocato un ruolo la famiglia Agnelli? Non lo nego. La vicenda della Superlega è stata molto dolorosa per me”, ha detto.
Precisando poi le sue parole, ecco chiamato in causa Lapo Elkann che rivolgendosi a lei disse: “È grottesca, senz’anima e senza dignità, un’arrampicatrice sociale”. In questo senso la Christillin ha raccontato: “Quella frase ha scatenato reazioni molto aggressive da parte dei tifosi (della Juventus ndr). Per tre mesi mi sono dovuta far scortare. Non potevo più mettere piede allo stadio. Ci sono rimasta male: io Lapo l’ho tenuto in braccio appena nato; andavo a prenderlo al catechismo russo, a Parigi, facendolo uscire prima di nascosto per comprargli un gelato”.