Ex bidello freddato nel garage di casa: l’orribile esecuzione

Ex bidello freddato nel garage di casa: l’orribile esecuzione

Un ex bidello di 79 anni è stato trovato morto in auto a Suzzara: è giallo mentre le indagini sono in corso.

A Suzzara, in provincia di Mantova, dove un ex bidello di 79 anni è stato trovato morto nella sua auto, vittima di un’esecuzione a colpi di arma da fuoco.

L’omicidio, avvenuto nella mattinata del 23 dicembre, si è consumato all’interno del garage condominiale di un complesso residenziale. Diversi sono i punti ancora oscuri, mentre le indagini continuano.

Ritrovato il cadavere di un ex bidello ucciso in auto: i fatti

Secondo quanto emerso dalle prime indagini, come riportato da Fanpage, la vittima si trovava nella sua auto – una Fiat Panda – parcheggiata nel garage condominiale.

Pochi minuti prima, la figlia 46enne lo aveva aiutato a salire a bordo del veicolo, poiché l’anziano soffriva di problemi di mobilità. La donna si sarebbe poi allontanata brevemente per tornare in casa a prendere un oggetto dimenticato.

In questa breve finestra temporale, una persona ancora non identificata avrebbe raggiunto il garage e, dopo essersi avvicinata all’auto, avrebbe esploso diversi colpi di pistola, uccidendo il 79enne sul colpo.

Al momento, gli investigatori ipotizzano che l’aggressore abbia utilizzato un silenziatore, poiché nessuno tra i vicini di casa avrebbe sentito i rumori degli spari.

La scena del crimine presenta però anomalie significative: non sono stati rinvenuti bossoli, dettaglio che potrebbe suggerire un’azione premeditata e accuratamente pianificata.

I carabinieri, con il supporto del reparto scientifico, stanno analizzando il veicolo e l’area circostante alla ricerca di tracce utili all’identificazione del responsabile.

La vita privata dell’uomo a Suzzara: a caccia di un movente

Al momento, aggiunge Fanpage, gli investigatori stanno scavando nella vita della vittima alla ricerca di un possibile movente. Originario di un’altra regione italiana, l’anziano si era trasferito a Suzzara da pochi anni, conducendo una vita apparentemente tranquilla.

Descritto come una persona riservata e incensurata, non sembrava avere legami con ambienti criminali. Nonostante ciò, le indagini stanno valutando ogni possibilità, inclusi eventuali dissapori personali o motivazioni legate a rapporti familiari e sociali.

Le testimonianze raccolte finora dai vicini non hanno fornito elementi decisivi, ma si attendono ulteriori sviluppi dall’autopsia, che potrebbe chiarire il numero di colpi esplosi e il tipo di arma utilizzata.