Accordo Mittal-Invitalia, l’ex Ilva ritorna allo Stato. C’è il via libera dell’Ue

Accordo Mittal-Invitalia, l’ex Ilva ritorna allo Stato. C’è il via libera dell’Ue

Accordo tra ArcelorMittal e Invitalia sull’ex Ilva. L’acciaio torna di Stato.

TARANTO – L’acciaio torna di Stato. Dopo una lunga trattativa è arrivato l’accordo tra ArcelorMittal e Invitalia sull’ex Ilva. La tanto attesa firma, come riportato da La Repubblica, è stata messa nella serata di giovedì 10 dicembre 2020. Un accordo che poco più di un mese dopo ha avuto il via libera dell’Unione Europea.

L’intesa consente alla controllata dal Mef di entrare subito al 50%, per poi salire al 60% nella Am Investico che ha in gestione degli impianti siderurgici in Italia. Un passaggio fondamentale per salvare il futuro dell’ex Ilva.

Il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, e il ministro dell’Economia e delle finanze, Roberto Gualtieri, esprimono soddisfazione per la firma dell’accordo di co-investimento tra Invitalia e Arcelor Mittal per l’ex Ilva”, recita la nota che accompagna la conclusione della trattativa.

La nota del Mef

La notizia è stata confermata dal Mef con una nota: “L’accordo fra Mittal e Invitalia per il passaggio del controllo dello stabilimento di Taranto prevede un articolato piano di investimenti ambientali e industriali. Sarà tra l’altro avviato il processo di decarbonizzazione dello stabilimento, con l’attivazione di un forno elettrico capace di produrre fino a 2,5 milioni di tonnellate l’anno“.

Un accordo che sembra chiudere definitivamente la questione Ilva. Nei prossimi giorni potrebbero essere comunicati ulteriori dati su questa intesa fortemente voluta dal premier Conte e dal ministro Gualtieri. L’acciaio ritorna di Stato e il Governo si prepara a rilanciare l’intera città di Taranto.

Inoltre con questa operazione ci si avvia nel percorso di eco-sostenibilità e riduzione dell’inquinamento.

“La riduzione dell’inquinamento realizzabile con questa tecnologia è infatti del 93% a regime per l’ossido di zolfo, del 90% per la diossina, del 78% per le polveri sottili e per la CO2. Oltre all’accordo di co-investimento per la gestione dell’ex Ilva è infatti prevista la costituzione di una nuova società a capitale pubblico dedicata allo sviluppo di questa nuova tecnologia”.

Ilva Scudo Penale

Cosa prevede l’accordo tra ArcelorMittal e Invitalia

L’accordo prevede l’acquisto del 50% delle quote di AmInvest Co. Italy Spa da parte di Invitalia per una cifra di 400 milioni di euro. Un’operazione che durerà fino al 2022, quando è previsto un secondo aumento di capitale fino a 680 milioni di parte di Invitalia e fino a 70 milioni da parte di ArcelorMittal.

Un passaggio che consentirà alla controllata dal Mef di diventare l’azionista di maggioranza della società con il 60% delle quote e l’ex Ilva passare definitivamente allo Stato. Un’intesa fortemente voluta dal premier Conte e dal ministro Gualtieri. Nei prossimi giorni ci potrebbe essere una conferenza stampa dello stesso presidente del Consiglio per spiegare i dettagli di questo passaggio.