Ex Ilva, accordo vicino tra Governo e ArcelorMittal. Il Tribunale di Milano rinvia l’udienza al prossimo 6 marzo 2020.
MILANO – Ex Ilva, accordo vicino tra Governo e ArcelorMittal. Le trattative proseguono in modo positivo tanto che il Tribunale ha deciso di rinviare al prossimo 6 marzo l’udienza per decidere il futuro dell’acciaieria. Uno slittamento fatto per dare più tempo alle parti che, ora, avranno tempo fino al 28 febbraio per mettere nero su bianco un piano industriale.
Niente più rinvii visto che la data rappresenta un termine ultimo per la multinazionale e Palazzo Chigi. Serve un’intesa per ritirare il ricorso presentato dai commissari. Altrimenti la decisione sarà presa dal Tribunale.
ArcelorMittal fiduciosa
Per la prima volta in questi mesi ArcelorMittal si è detta fiduciosa: “L’azienda resta a Taranto – ha assicurato l’avvocato della multinazionale dopo l’udienza citato dal Corriere della Sera – in queste settimane si sono raggiunte le basi per arrivare ad un accordo. Abbiamo grande rispetto del Governo e del presidente del Consiglio. Pur avendo esercitato il diritto di recesso, Mittal ritiene che la soluzione transattiva, bonaria e industriale sia la migliore per tutti“.
Le trattative vanno avanti e l’accordo deve essere trovato entro il 28 febbraio (termine ultimo) per non rischiare di finire in Tribunale.
La reazione dei sindacati
Preoccupati, invece, i sindacati che chiedono un colloquio con Palazzo Chigi: “Non conosciamo i termini di questo accordo e il rischio è che con questo rinvio si possa appesantire ancora di più la situazione all’interno degli stabilimenti”.
Uno spostamento che non convince la Uilm con il suo segretario che attacca la multinazionale: “ArcelorMittal punta a fare i suoi comodi e il Governo non può permetterlo. Aspettiamo una convocazione per spiegarci come stanno le cose. Si tratta di una vicenda importante da gestire con trasparenza e non in modo segreto altrimenti si aggrava una situazione già critica”.