Ex Ilva, Conte pensa ad un piano B: rilanciare e sostenere Taranto
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Direttore: Alessandro Plateroti

Ex Ilva, Conte pensa ad un piano B: rilanciare e sostenere Taranto

Ex Ilva, Conte pensa a rilanciare Taranto e non solo l’acciaieria. C’è pessimismo per la chiusura dell’accordo con ArcelorMittal.

TARANTO – Conte pensa a rilanciare Taranto e non solo l’ex Ilva. In caso di fumata nera con ArcelorMittal, il premier ha pronto un piano B che prende in considerazione l’intera area pugliese e non solo quella dell’acciaieria. Ma prima di svelare i dettagli di questa ipotesi il governo spera di trovare una soluzione con la multinazionale franco-indiana. Il principale obiettivo resta quello di salvaguardare i posti di lavoro e poi si cercherà di attuare una politica che consenta alla città tarantina ma all’intera Puglia di rilanciarsi dopo un periodo complicato.

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Ex Ilva, le proposte sono sul tavolo. Ma ArcerloMittal non si siede

C’è pessimismo a Palazzo Chigi per quanto riguarda l’ex Ilva. Come precisato dal Corriere della Sera, il premier Conte è al lavoro per cercare di proporre un nuovo scudo penale che non è limitato solo a Taranto ma allargato a tutti gli investimenti che richiedono un’imponente di risanamento ambientale.

Un’ipotesi che non convince il MoVimento 5 Stelle che da tempo spinge per confermare la cancellazione dell’immunità. Per questo si ipotizza un incontro con gli irriducibili grillini che, però, non è ancora stato fissato. E lo stesso vale per ArcelorMittal. La multinazionale non sembra avere intenzione di accettare la proposta di Palazzo Chigi a sedersi ad un tavolo per discutere del futuro dell’acciaieria.

Ex Ilva Taranto
fonte foto https://twitter.com/arrigoni_paolo

Il nodo degli esuberi

Il nodo da risolvere resta quello degli esuberi. ArcelorMital per proseguire il proprio impegni con l’ex Ilva ha chiesto 5mila licenziamenti. Un numero considerato molto alto dal governo che è pronto a trattare senza, però, cedere su questo punto. Un braccio di ferro non semplice da risolvere e che soprattutto rischia di avere delle conseguenze importanti sul futuro dei lavoratori.

fonte foto copertina https://twitter.com/arrigoni_paolo

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ultimo aggiornamento: 12 Novembre 2019 15:28

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