Ex Ilva, il piano di Conte per convincere ArcelorMittal: sconto sull’affitto, scudo penale e intervento finanziario statale.
ROMA – Ex Ilva, il piano di Conte per convincere ArcelorMittal. Nel prossimo incontro (in programma martedì 12 novembre 2019 n.d.r.) il premier dovrebbe mettere sul tavolo una proposta per cercare di far rimanere l’azienda in Italia e di conseguenza salvare i posti di lavoro, che restano la priorità.
Il presidente del Consiglio è pronto a reinserire lo scudo penale (anche con il no del M5s) ma non dovrebbe fermarsi qui. Possibile anche un intervento finanziario da parte dello Stato oltre che abbassare la cifra dell’affitto. In caso di questa proposta, la parola passa all’azienda che sarà chiamata a decidere il proprio futuro in Italia.
Ex Ilva, il premier Conte: “Non vendo fumo”
E’ stato un weekend di riflessione per il premier Conte. L’incontro di venerdì scorso con i lavoratori dell’Ilva lo ha toccato tanto che si è detto pronto ad incontrare l’azienda per cercare una soluzione. “Non sono un venditore di fumo – ha detto ai dipendenti – non sono un superuomo, se avevo una soluzione in tasca l’avrei già portata. Al momento la strada di tratta con l’azienda sugli esuberi è quella prioritaria ma a patto che loro tornino sul tavolo delle trattative“.
Si cerca di evitare la nazionalizzazione
Ma il governo è al lavoro anche su altre soluzioni. In caso di fumata nera con ArcelorMittal, l’ipotesi più probabile sembra essere quella della nazionalizzazione ma Palazzo Chigi vorrebbe evitare questa soluzione. Si pensa anche ad una cordata con l’aiuto di Cassa Depositi e Prestiti. Da capire, però, se ci potrà essere un accordo con qualche multinazionale estera pronta a rivelare l’intera struttura.
Ore, giorni decisivi per il futuro dell’ex Ilva con i lavoratori che sono pronti a scioperare ancora in caso di mancato accordo nel prossimo vertice tra maggioranza e ArcelorMittal.