L’imprenditore cinese Shu Yuhui, presidente del Tianjin, è stato arrestato per falsa propaganda. Pato, così, potrebbe avere via libera
Le lacrime di Pato in un programma sportivo brasiliano, mentre sottolineava la volontà di tornare nel paese natale, hanno fatto il giro del mondo. Il calciatore del Tianjin Quanjian le ha pronunciate a fine anno, nel corso del programma sportivo Esporte Espetacular. Le prospettive di carriera del Papero, adesso, potrebbero radicalmente cambiare per un fatto di cronaca che ha coinvolto il presidente della squadra di calcio. Ecco i dettagli della situazione e i possibili risvolti di mercato nelle prossime settimane.
Mercato: Pato, futuro in bilico tra Milan e Brasile
L’ex attaccante di Milan, San Paolo e Corinthians non si trova più bene in Cina. Dopo due stagioni al Tianjin Quanjian, la punta classe 1989 ha voglia di cimentarsi in campionati più competitivi, con la piena disponibilità a ridursi l’ingaggio.
Nelle scorse settimane il giocatore è sembrato essere molto vicino al Milan, ma la società di via Aldo Rossi non ha la forza economica di pagare subito la clausola rescissoria di 25 milioni pretesa dal club cinese. Quindi, le voci di mercato hanno spinto Pato nuovamente in Brasile. Una possibilità apprezzata dal calciatore: “E’ stato un periodo difficile, voglio vincere un Mondiale per Club giocando in una squadra del mio paese”.
Mercato: cosa cambia adesso per Pato?
L’arresto di Shu Yuhui, accusato in Cina di aver fatto falsa propaganda con una sua azienda, spiana la strada al trasferimento di Pato. Come ha sottolineato il giornalista ed esperto di calciomercato Alfredo Pedullà, il Tianjin potrebbe ora sprofondare in difficoltà economiche ancora maggiori.
Già adesso, infatti, la società cinese ha difficoltà a pagare in maniera regolare gli stipendi ai calciatori. Si prospetta, dunque, una grande possibiità per chi è interessato al giocatore. Il Milan e Leonardo sono alla finestra.
