Batterie italiane per auto elettriche, la ‘nuova vita’ dello stabilimento ex Whirpool di Caserta

Batterie italiane per auto elettriche, la ‘nuova vita’ dello stabilimento ex Whirpool di Caserta

L’ex Whirpool di Caserta produrrà batterie italiane per auto elettriche. L’annuncio è stato dato dalla sottosegretaria del Mise Todde.

ROMA – L’ex Whirpool di Caserta produrrà batterie italiane per auto elettriche. E’ questa una delle ultime notizie date dalla sottosegretaria del Mise, Alessandra Todde.

Lo stabilimento campano è stato rilevato dal gruppo italiano Seri Industrial e presto partirà il nuovo progetto. L’impianto ha una capacità installata iniziale di circa 300 MWh/anno di accumulatori litio. Un progetto destinato ad aumentare nel tempo in funzione alla richiesta. Una nuova vita, quindi, per l’ex Whirpool, pronta a diventare un punto di riferimento per le batterie italiane per auto elettriche.

Un secondo impianto entro il 2026

La Campania si prepara a diventare uno dei punti di riferimento delle batterie italiane per le auto elettriche. Il primo stabilimento, infatti, dovrebbe essere inaugurato entro marzo. La società, però, ha in programma anche una seconda struttura molto simile entro il 2026.

Il secondo stabilimento dovrebbe essere realizzato grazie ai 427 milioni di finanziamenti previsti dall’Unione Europea per la creazione di una filiera europea delle batterie d’auto. Un progetto sicuramente importante anche per consentire a molti dipendenti ex Whirpool di continuare a lavorare. Sono 675 le persone che dovrebbero entrare a far parte di questo progetto e 175 negli anni scorsi lavoravano per la multinazionale.

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Il progetto sul tavolo di Palazzo Chigi

Un progetto che nelle prossime settimane potrebbe finire anche sul tavolo di Palazzo Chigi e del nuovo premier Mario Draghi. Come riportato da Forbes, l’annuncio della trasformazione dell’ex stabilimento Whirpool di Caserta è stato dato dalla sottosegretaria al Mise Alessandra Todde.

Il piano di Seri Industrial prevede anche la realizzazione di un secondo stabilimento entro il 2026 e la possibilità di aumentare le batterie in base alla richiesta del mercato. L’interlocuzione con Roma è continua anche per definire gli ultimi dettagli. E il nuovo titolare del Mise nelle prossime settimane studierà bene il fascicolo.