Kaliningrad: il tallone d’Achille della Nato

Kaliningrad: il tallone d’Achille della Nato

Qual è il ruolo dell’exclave di Kaliningrad nel panorama del conflitto. “La Russia potrebbe prendere il controllo dei Paesi Baltici”.

L’exclave di Kaliningrad, paese situato in Europa, è il territorio compreso tra la Polonia e la Lituania. Si tratta però di un territorio che fa parte della Federazione Russa. Proprio per questo motivo, questo territorio ha assunto un’importanza non indifferente, in quanto potrebbe influenzare gli eventi che determineranno la conclusione della guerra tra Mosca e Kiev. Inoltre, l’annessione di questo territorio, potrebbe determinare un’escalation che coinvolgerebbe i Paesi Nato.

Cos’è l’exclave

L’exclave di Kaliningrad è una città della Russia ed è il capoluogo e centro principale dell’oblast’ omonima, exclave russa tra Polonia e Lituania. La città possiede una tradizione culturale tedesca.

Essa possiede un’importanza strategia fondamentale, determinate nelle sorti del conflitto. È bagnata dal Mar Baltico e costituisce uno dei suoi maggiori porti. Sembra che, per la sua posizione geografica, in apparenza non faccia parte del resto del territorio della Federazione russa. In realtà è annessa grazie ad un corridoio della dimensione di più di 100 chilometri. Si chiama Suwalki Gap, e passa attraverso la Bielorussia, alleato storico di Mosca.

Missili Guerra

Il territorio in questione possiede una elevata quantità di forze militari dislocate al suo interno. Potrebbe essere definita come una gigantesca base militare. Proprio per questo motivo, l’oblast di Kaliningrad, circondato da Paesi appartenenti all’Unione Europea ed alla Alleanza Atlantica, è particolarmente importante per la difesa della Federazione Russa.

Oggi, 5 maggio 2022, le unità di combattimento russe hanno effettuato “operazioni in condizioni di radiazioni e contaminazione chimica” simulando il lancio dei missili nucleari da Kaliningrad. La simulazione è stata annunciata proprio stamattina dal Cremlino.

“L’esercitazione fa parte delle operazioni previste dal sistema di allerta delle forze nucleari, proclamato dal Cremlino dopo l’invasione dell’Ucraina”, ha dichiarato il Ministro della Difesa.

Il tallone d’Achille della Nato

Qualora dovesse avvenire un qualsiasi tipo di attacco da parte della Russia nei confronti della Nato, a Mosca verrebbe subito chiuso il corridoio di Suwalki Gap per isolare dal resto dell’Alleanza i Paesi Baltici.

Questa operazione, coinvolgerebbe le relative truppe Nato che si trovano all’interno dei loro territori. Così, “la Russia potrebbe prendere il controllo dei Paesi Baltici più rapidamente di quanto potremmo difenderli”, ha sostenuto il generale Ben Hodges, ex comandante delle truppe Usa in Europa.