Fernando Alonso propone una teoria sorprendente sulle moderne vetture di F1, spiegando la mancanza di Safety Car in ben 9 GP consecutivi.
La F1 sta attraversando una fase insolita: nove Gran Premi consecutivi senza l’intervento della Safety Car, un evento che non si verificava dal 2003-2004, ma Alonso ha una teoria riguardo questo punto. Questo dato include persino il primo GP di Singapore concluso senza la necessità di una neutralizzazione, una gara notoriamente incline a incidenti. Il pilota dell’Aston Martin, Fernando Alonso, ha offerto una teoria curiosa che potrebbe spiegare questa inusuale tendenza.
La teoria di Alonso: auto moderne e prestazioni al 90%
Fernando Alonso ha suggerito che le caratteristiche delle moderne vetture di Formula 1 a effetto suolo potrebbero essere all’origine di questa riduzione di incidenti e, di conseguenza, dell’assenza di Safety Car. Il due volte campione del mondo ha spiegato che le auto attuali, quando non vengono guidate al limite, risultano più stabili. In particolare, ha detto che guidare al 90% del potenziale della vettura, piuttosto che al 100%, può portare a una maggiore velocità senza compromettere la stabilità.
“Queste vetture non sono facili da guidare, ma credo che il problema di queste auto sia anche quello di estrarre il 100% del potenziale,” ha affermato Alonso. “Quindi, se si guida al 90%, a volte si è più veloci perché non si mette la piattaforma su altezze di marcia o su angoli sconvenienti. Non si spingono i limiti, ed è lì che tutto crolla. Quindi a volte guidare al 90% è più veloce.”
L’esempio di Baku e l’imprevedibilità delle prestazioni
Alonso ha anche citato un esempio concreto dalla sua esperienza in gara per rafforzare la sua teoria: “Baku è stato un ottimo esempio. Ero P15 in Q1, con il problema di Lando. Altrimenti sarei partito 16° nel Gran Premio e sarei rimasto fuori dalla Q1. Sette minuti dopo, ho montato un altro set di gomme ed ero quinto in Q2. Ho migliorato di circa 1″1, ma guidando allo stesso modo.” Come riportato da diversi media.
Secondo Alonso, le moderne vetture sono talmente sofisticate che spingere al massimo può creare problemi di stabilità. Ha aggiunto: “Alcuni di noi hanno fatto il contrario: sono stati molto veloci in Q1 e molto lenti in Q2, e a volte non troviamo spiegazioni su quando siamo veloci o su quando siamo lenti e perché.”
Il pilota ha concluso affermando che le auto sembrano “più felici” quando vengono guidate a un ritmo leggermente inferiore al massimo. Questo approccio, orientato alla gestione degli pneumatici e al risparmio di carburante, potrebbe spiegare l’assenza di Safety Car: “Ecco perché a volte nelle gare, dato che tutti guidiamo al 90%, dovendo occuparci degli pneumatici, del risparmio di carburante e di tutte queste cose, non vediamo troppi problemi o errori e non vediamo troppe Safety Car o incidenti.”
La teoria di Alonso introduce una riflessione interessante sulle dinamiche delle gare moderne. Le vetture di oggi richiedono un approccio più strategico e conservativo, che potrebbe ridurre la frequenza degli incidenti. Se queste tendenze dovessero continuare, potremmo vedere sempre meno Safety Car in futuro, segnando una nuova era di sicurezza e controllo nelle competizioni di Formula 1.