L’ex-pilota F1 ritratta le sue dichiarazioni iniziali e risponde a coloro che sostengono che dovrebbe acquistare una squadra esistente.
Le dichiarazioni iniziali dell’anno di Michael Andretti, in cui aveva definito i team di F1 “avidi” per il loro atteggiamento di resistenza all’ingresso di un undicesimo team nel paddock, non hanno procurato a lui e alla sua famiglia italo-americana molte simpatie all’interno del circuito. Ora, l’ex pilota McLaren esprime rammarico per l’uso di quel termine.
Durante una recente intervista, Andretti ha precisato: “Probabilmente ho usato la parola sbagliata. Non avrei dovuto dire ‘avidi’, ma piuttosto che ciascuno guarda per sé. – Afferma, sperando in un atteggiamento diverso nei suoi confronti – Se mi fossi trovato nella loro situazione, probabilmente avrei fatto la stessa cosa. Non biasimo le squadre, devono guardare intorno per rimanere competitive“.
Ha inoltre sottolineato che lo sport è molto costoso e ogni squadra deve fare del suo meglio per proteggere i propri interessi. Andretti ha poi affermato che la decisione finale sulla questione spetterà alla Formula 1 e alla FIA, non alle squadre esistenti.
La speranza dell’undicesimo team
Andretti si è poi espresso sulla possibilità di un contributo da parte del team al campionato, citando l’impegno di General Motors, non solo come sponsor, ma come parte integrante del team F1. Ha risposto anche a Toto Wolff e Frederic Vasseur, che avevano suggerito di acquistare una squadra esistente, affermando: “Ci abbiamo provato, ma nessuno è interessato a vendere. Abbiamo contattato tutte le squadre, ma non sembrano interessate nemmeno a discuterne“.
Queste dichiarazioni di Andretti segnano una svolta rispetto alle sue dichiarazioni iniziali del 2023. Con la decisione della FIA di accettare nuovi team, Andretti e suo figlio hanno potuto avviare le procedure formali per entrare nel Circus, nonostante la resistenza dei team esistenti, che cercano logicamente di proteggere i propri interessi.
Insieme ad altri nuovi team, Andretti ha presentato una candidatura alla FIA, che sarà esaminata insieme alla F1 nei prossimi giorni. La proposta di Andretti, sostenuta da Cadillac e General Motors e potenzialmente da un accordo con Alpine per la fornitura delle power unit, risulta certamente attraente. Ora resta da vedere se le aspettative saranno soddisfatte.