L’analisi del circuito di Shanghai, terza prova del Mondiale di Formula 1. Rettilinei e 16 curve per centrare la vittoria.
SHANGHAI (CINA) – Il terzo appuntamento stagionale della Formula 1 è in Cina. Il circuito di Shanghai si presenta molto diverso dai precedenti e quindi per le vetture può essere visto come un nuovo esame in una stagione che al momento vede il duello Ferrari-Mercedes.
La parte più guidate di questo tracciato potrebbe favorire le Mercedes che si sono sempre trovate a proprio agio in Cina. 16 le curve in programma con solo due rettilinei dove è possibile effettuare sorpasso con il DRS aperto. In altre zone non è vietato come tra curva 6 e 8 dove è previsto un tratto abbastanza veloce e la scia può essere un vantaggio. Attenzione alla partenza visto che le prime tre curve sono molto vicine e soprattutto c’è un piccolo tornante che potrebbe creare problemi dopo il via. Una pista particolare che potrebbe favorire la Mercedes ma la Ferrari ha dimostrato di potersela giocare.
Formula 1, GP Cina 2019: giri, chilometri e distanza
I giri da percorrere sono 56 per una distanza totale di 305.066 km. Ogni tornata è lunga 5.451 km e le scelte delle gomme dei piloti sono state diverse, perciò non sarà semplice pronosticare una strategia che alla fine si potrebbe rivelare decisiva.
La parola passa alla pista con i piloti che dovranno dare battaglia per cercare di conquistare la vittoria. La stagione al momento non è stata molto fortunata per la Ferrari che ha dovuto lottare con molti problemi di affidabilità. Dalla Rossa hanno tranquillizzato i tifosi ma un po’ di preoccupazione resta visto il passato. Si spera in un risultato positivo per dare la svolta al campionato e provare a conquistare quel titolo che ormai manca da diversi anni e che si spera di ritrovare il prima possibile.
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