La Ferrari F1 affronta il primo test sulla nuova gestione di Frederic Vasseur. Strategie, organizzazione e aspettative.
La F1 è un mondo spietato, dove ogni dettaglio può fare la differenza tra il successo e il fallimento. Non basta avere una vettura veloce, due piloti di talento e un team tecnico preparato. Ciò che spesso determina il destino di una scuderia è la capacità di organizzarsi al meglio, ottimizzando ogni risorsa disponibile. La Ferrari lo sa bene e, con l’inizio della nuova stagione alle porte, si appresta a verificare l’efficacia del piano gestionale impostato da Frederic Vasseur.
Giovedì notte, la pista di Melbourne ospiterà il primo Gran Premio della stagione, segnando un ritorno alle origini dopo anni di debutti in Bahrain. Per la Ferrari, questa gara rappresenta ben più di un semplice appuntamento inaugurale. È il primo banco di prova di un modello organizzativo completamente rinnovato. Le ambizioni sono alte, ma l’efficacia della strategia di Vasseur sarà messa alla prova sin da subito.

Un team più unito e reattivo
Da quando Vasseur ha preso le redini del Cavallino Rampante, l’ambiente all’interno del team è cambiato profondamente. Se il predecessore Mattia Binotto aveva scelto un approccio basato sul controllo diretto di ogni settore, il manager francese ha preferito una strada diversa: quella della delega intelligente.
Uno degli aspetti più evidenti di questa trasformazione è la coesione interna. Nei momenti di difficoltà, come accaduto nel 2023 con il fallimento della nuova specifica del fondo e la partenza di Enrico Cardile, la Ferrari ha dimostrato una capacità di reazione superiore rispetto al passato. La squadra appare più solida e meno incline a cadere nel caos organizzativo, un problema che aveva afflitto la gestione precedente.
Oltre all’aspetto umano, c’è un cambiamento strutturale fondamentale: il rafforzamento della catena di comando. Vasseur ha introdotto una figura chiave nel team: Jérôme D’Ambrosio, ex pilota e ora deputy team principal. Il suo ruolo è quello di supportare Vasseur nelle operazioni quotidiane, consentendo al team principal di concentrarsi sulle decisioni strategiche senza essere travolto dalla gestione operativa.
La stagione della verità per Vasseur
Dopo due anni di transizione, il 2025 rappresenta un anno cruciale per Frederic Vasseur. Se nei primi due campionati il suo operato è stato valutato con relativa indulgenza, ora la situazione è diversa. John Elkann, presidente Ferrari, ha investito fortemente su questa gestione, dando piena fiducia al francese e sostenendo decisioni di grande impatto, come l’ingaggio di Lewis Hamilton.
La gara di Melbourne non sarà solo un test per la SF-25, ma soprattutto per il nuovo assetto gestionale della scuderia. Il modello organizzativo impostato da Vasseur sarà analizzato nei minimi dettagli e, se non dovesse funzionare, le critiche non tarderanno ad arrivare. Tuttavia, se la Ferrari riuscirà a mostrare segnali di crescita e competitività, il manager francese potrà dimostrare che il suo approccio è quello giusto per riportare la Rossa ai vertici della F1.
L’attesa è finita: il primo vero test è qui.