La Ferrari delude al F1 GP d’Australia 2025: non solo mancano le prestazioni, ma emergono problemi di strategia e adattamento.
Il F1 Gran Premio d’Australia 2025 doveva rappresentare una prima conferma per la Ferrari, un banco di prova utile a valutare i progressi fatti rispetto alla scorsa stagione. Dopo i test invernali, il team di Maranello sembrava avere una monoposto in grado di giocarsi almeno il podio con McLaren e Red Bull. Tuttavia, il fine settimana di Melbourne ha raccontato una storia completamente diversa, una storia fatta di errori strategici, difficoltà di adattamento e, soprattutto, di una SF-25 lontana dalla competitività sperata.
La Scuderia lascia l’Australia con un magro bottino di punti e molte domande senza risposta. La vettura non ha brillato né in qualifica né in gara, ma ciò che preoccupa di più sono i problemi emersi al di là della semplice prestazione pura.

Un fine settimana disastroso per Ferrari
Già dalle qualifiche, la situazione è apparsa complicata. Charles Leclerc e Lewis Hamilton non sono riusciti ad andare oltre il settimo e decimo tempo, pagando un distacco significativo dalle McLaren, dominanti nel weekend. Le preoccupazioni sono diventate certezze in gara, dove la SF-25 ha mostrato difficoltà su ogni aspetto: degrado gomme elevato, problemi nel bilanciamento e una gestione strategica rivedibile.
Il primo segnale negativo è arrivato con il passo gara: dopo soli 27 giri, Leclerc si trovava già a 36 secondi da Lando Norris, un dato che evidenzia il divario prestazionale tra le due squadre. Hamilton, al debutto con la Ferrari, è rimasto a lungo bloccato dietro la Williams di Albon, segno di una vettura che fatica non solo nei confronti dei top team, ma anche a centro gruppo.
La gestione dei pit stop ha ulteriormente peggiorato la situazione. Il team ha tardato a richiamare ai box entrambi i piloti nel momento decisivo, facendoli scivolare ancora più indietro in classifica. In condizioni di pioggia variabile, la strategia si è rivelata poco efficace, con scelte che hanno penalizzato anziché favorire il risultato finale.
Hamilton fatica, Leclerc sbaglia: problemi più profondi
Uno degli aspetti più sorprendenti del weekend è stata la difficoltà di Lewis Hamilton nell’adattarsi alla SF-25. L’inglese, sette volte campione del mondo, è apparso incerto nei duelli e poco incisivo, un comportamento che ha ricordato più un rookie che un veterano. Il feeling con il team e con il suo ingegnere Riccardo Adami non sembra ancora ottimale, e la sua gara è stata caratterizzata da lamentele per le comunicazioni confuse e le scelte di strategia poco chiare.
Leclerc, dal canto suo, ha commesso un errore nel momento sbagliato. Durante la seconda fase di pioggia, il monegasco ha perso il controllo della vettura con un testacoda in curva 11, compromettendo definitivamente una gara già difficile. Un episodio che conferma come la SF-25 non sia ancora una vettura facile da gestire in condizioni estreme.
La Ferrari ha già un primo esame in Cina
Ora la Scuderia si prepara al GP della Cina, con la consapevolezza che il tempo per trovare soluzioni è ridotto al minimo. La Ferrari spera che alcuni problemi emersi a Melbourne siano legati alle condizioni particolari del weekend, ma il distacco con McLaren e Red Bull suggerisce che il lavoro da fare sia ancora enorme.
Se in Bahrain il team sembrava poter essere della partita, il weekend australiano ha raccontato una realtà ben diversa. La SF-25 non è solo lenta, ma presenta criticità nella gestione delle gomme, nelle strategie e nella comunicazione interna. Il rischio di dover ridimensionare gli obiettivi stagionali è concreto.
L’Australia è stata solo la seconda tappa del campionato, ma il messaggio è chiaro: se la Ferrari vuole essere competitiva nel 2025, serve un cambio di rotta immediato.