Fabio Canino denuncia una tv che esclude chi non rientra nello stereotipo del “gay di regime” come quelli incarnati da Cristiano Malgioglio.
Fabio Canino non usa mezzi termini e, in un’intervista al Messaggero riportata da Today, lancia un duro j’accuse contro il sistema televisivo italiano. Secondo lui, oggi non basta essere professionisti o avere idee: se sei gay, per lavorare in tv, devi rientrare in una precisa caricatura definita come “gay di regime“. Le sue parole risuonano come una denuncia amara e un attacco a Cristiano Malgioglio. Intanto, il mondo dello spettacolo piange un grave lutto per Gianni Morandi.
Fabio Canino e le dinamiche di potere nello spettacolo
Il discorso di Fabio Canino si è allargato anche alle dinamiche di potere interne al mondo dello spettacolo. Alla domanda se abbia avuto difficoltà per questi motivi, risponde: “Sicuramente c’è sempre qualcuno che passa avanti“.
E individua uno dei problemi principali: “In Italia la figura dell’agente è fondamentale. E ce ne sono due-tre che sono potentissimi…“. Ammette di aver presentato varie proposte alla Rai, anche dopo il flop del programma “Votantonio” su Rai2, ma il sistema sembra impermeabile al cambiamento.
La frecciatina contro i ‘gay di regime’ e Cristiano Malgioglio
Nell’intervista, aggiunge Today, Fabio Canino affronta con lucidità e amarezza il tema della rappresentazione degli omosessuali in televisione. “Se anni fa era normalissimo che un conduttore fosse gay, adesso è motivo – diciamo così – di discussione. Siamo tornati molto indietro“, dichiara con fermezza. Un cambiamento che non attribuisce solo alla nuova dirigenza della Rai, ma a un clima più ampio e diffuso: “Non solo con questa nuova dirigenza, ma da tempo“.
È in questo contesto che introduce il concetto più controverso dell’intervista: “Per andar bene devi essere un gay di regime, il giullare di corte. Quello riconoscibile e caricaturale, uno che rassicura“. Alla domanda se stia facendo riferimento a Cristiano Malgioglio, la risposta di Canino è chiara e diretta: “Sì, certo“.
