Alcuni commenti non proprio positivi da parte di Fabio Fazio in merito alla Rai, al suo addio, ma anche al mondo della politica.
Qualche mese fa si era reso protagonista di un curioso “scherzo” ad Ursula von der Leyen. Adesso, Fabio Fazio torna a parlare e a far parlare per un’intervista da lui rilasciata a Repubblica. Il conduttore di ‘Che Tempo Che Fa‘ non ha risparmiato alcuni commenti piuttosto duri alla Rai ma anche al mondo politico ricollegandosi, in un certo senso, al suo passaggio appunto dalla tv di Stato al Nove.
Fabio Fazio: il commento su Trump
Tra i vari passaggi dell’intervista rilasciata a Repubblica da Fabio Fazio spicca anche un commento sull’approdo di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti d’America. In questo senso, il presentatore ha detto la sua pure sul recente filmato pubblicato dal tycoon sul futuro della Striscia di Gaza. “Piano piano si è confuso il popolare con il trash. E siamo arrivati al culmine del video pubblicato da Trump su Gaza: una sceneggiatura così di pessimo gusto che nessuno avrebbe avuto il coraggio di inventarla”, le sue parole. “In televisione qualcuno ha detto che lui è fatto così, che è un costruttore. Penso che ci sia una responsabilità di tutte queste persone che continuano a buttare benzina sul fuoco”.
La stoccata alla Rai e alla politica
Da Trump alla politica con alcune situazioni che riguardano anche la sua carriera e il suo addio alla Rai avvenuto qualche tempo fa: “Non ho mai voluto fare il vittimista, ma quando una persona che non ha responsabilità pubbliche viene attaccata da chi ha il potere, che sia un primo ministro o un ministro degli Interni, siamo fuori dalla grazia di Dio”.
In questo senso Fazio ha aggiunto con annessa stoccata alla Rai e non solo riguardanti il suo addio e il passaggio al Nove: “Un certo modo di pensare e di essere non è più tollerabile e infatti non è stato tollerato. In Rai, ma prima ancora dalla politica”. Messaggio non certo al miele pure per certi colleghi che non gli hanno espresso solidarietà: “Ognuno pensa a salvare se stesso e dice: ‘basta che non accada a me'”.
